Un anno da record per il cibo italiano: i dati dell’export per il 2018 premiano il Belpaese che, solo nel primo trimestre, ha registrato un aumento del 3%, arrivando a toccare uno storico del valore di 10 miliardi.
L’analisi è stata condotta da Coldiretti che ha evidenziato che i due terzi delle esportazioni agroalimentari interessano i Paesi dell’Unione Europea. Pesa invece il braccio di ferro sui dazi commerciali fra Trump e il resto del mondo nei rapporti con gli Stati Uniti, che sono il principale mercato del cibo italiano fuori dai confini dall’Unione.
Un risultato, quello italiano, che arriva proprio all’inizio dell’Anno del Cibo Italiano nel mondo, confermando le potenzialità del Made in Italy a tavola per la ripresa economica del Paese.
La classifica però vede il nostro Paese seguire Olanda, Germania, Francia e Spagna.
Tra il 2007 e il 2017 il valore delle esportazioni agroalimentari italiane è passato da 22 ad oltre 40 miliardi di euro, un record storico. A trainare questa crescita soprattutto i settori lattiero-caseario, carne e derivati, vino.
Una buona notizia che pure non nasconde una certa delusione, se si pensa che l’ambizioso obiettivo di raggiungere i 50 miliardi nel 2020 sembra essere lontano. E dall’Italia, si sa, in questo settore, ci si aspetta di più.