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Alcune semplici regole nell’arte dell’impiattamento.

9 Aprile 2019
regole arte impiattamento italian food academy 1
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Semplicità, bellezza, eleganza, minimalismo. Quella dell’impiattare è ormai diventata un’arte e, per certi versi, una vera e propria tecnica, oggetto di materia di studio di veri e propri corsi, come quello organizzato da Italian Food Academy, rivolto a tutti coloro che vogliono apprendere le conoscenze teoriche e pratiche di questa materia affascinante e di grande successo.

regole arte impiattamento ifa

La presentazione di un piatto, infatti, è il biglietto da visita non solo di una ricetta ma dello chef e del ristorante intero e ne decreta il successo.
Ormai, la vera tenzone gastronomica si gioca a suon di look nei piatti: minimal, ricercati, colorati, total white, a seconda delle tendenze sì, ma anche delle diverse filosofie estetiche assecondate.

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Tra tutte queste, però, è possibile, per chi si sta avvicinando a questa disciplina, isolare alcune piccole e semplici regole, da poter replicare, seguire, applicare per esercitarsi con l’arte dell’impiattamento:

  1. Occupare la posizione centrale del piatto con l’ingrediente principale. Questa è una regola semplice, che in realtà molti chef oggi hanno deciso di stravolgere decentrando la pietanza. Diciamo che più che una vera e propria regola è un vezzo tradizionalista che non smette mai di affascinare: cibo ben centrato nel piatto per una visione simmetrica, ordinata del piatto.
  2. Le guarniture devono essere commestibili. Tutti gli orpelli per rendere più accattivante un piatto sono parte del piatto stesso e questo non lo si deve mai dimenticare. Chi sta per mangiare una pietanza deve poterla mangiare tutta, proprio tutta!
  3. Piatto bianco o colorato? Dipende dal colore della ricetta, ma per andare sul sicuro, meglio optare per un piatto candido, sinonimo di pulizia, di ordine e in grado di esaltare le pietanze, oltre che a trasformarsi in una vera e propria tela per l’estro creativo dello chef.
  4. Ad ogni ricetta il suo piatto: piano per il risotto, fondo per gli spaghetti, molto fondo per le zuppe e le creme, tazze per il consommè. Oggi, poi, molti chef si affidano alla creatività di veri e propri artisti, ceramisti e designer per personalizzare i propri piatti.
  5. Simmetria, equilibrio, eleganza. Prima di disporre una ricetta su di un piatto, provate a disegnare su un foglio bianco il risultato che si spera di ottenere. Fate più esempi, e poi scegliete quella che più corrisponde al vostro gusto e alle tre caratteristiche appena enunciate.
  6. Il piatto deve essere scaldato! Questa è una regola “antica” eppur ancora attuale: per certe ricette è fondamentale! L’importante è non farlo per una tartare…
  7. Giocare con i colori e le texture. Vanno bene i contrasti non solo di cromie nel piatto, ma anche di texture: croccante e morbido si sposano perfettamente! E per i colori? Stessa cosa: accostare colori chiari con scuri oppure, ultima tendenza, puntare su un piatto total white.

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Regola principale nell’arte dell’impiattamento? Osare in modo ragionato, sperimentare con cognizione, esprimersi con gusto. E se vi sembra non facile, nessun problema, l’esercizio e un’ottima formazione faranno il resto!

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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