Gambi di sedano, hamburger di soia e insalata di carote in sostituzione dei wurstel accompagnati dai classici crauti. Questo succederà presto nella mensa e nelle cerimonie ufficiali del ministero per l’ambiente. Questa inaspettata incursione tattica nel cuore gastronomico della Germania, compiuto dalla socialdemocratica Barbara Heindricks, vegetariana e titolare del dicastero, porta la battaglia Veg a un nuovo livello di scontro.
Però finché si tratta di teoria, o di essere politicamente corretti, tutti sono acquiescenti, ma quando si tratta invece di mettere al bando un cibo nazionale le cose si fanno decisamente più complicate, anzi, cruente. Infatti i tedeschi non l’hanno presa benissimo e le critiche verso il diktat della ministra sono state ampie, feroci e multimediali.
La ministra si è sentita allora di dover spiegare meglio le sue motivazioni, vestendole con un generico ecologismo che è ormai una foglia di fico consumata dal troppo abuso.
“Non vogliamo imporre alla gente cosa deve o non deve mangiare, ma soltanto contribuire alla protezione dell’ambiente dando il buon esempio. Perché una dieta vegetariana è senz’altro migliore da questo punto di vista” ha dichiarato la donna politica, sperando di smorzare le inaspettate polemiche che hanno travolto non solo la sua figura ma il gradimento dell’intero governo.
Gli altri ministri si sono sentiti infatti in dovere di prendere le distanze dalla loro collega fondamentalista Veg, e anche la cancelliera Angela Merkel ha dovuto smentire le voci circa un’estensione di questa ideologia alimentare a tutte le iniziative ufficiali del governo tedesco.
Il ministro dell’ambiente non ha comunque fatto retrofront, passando dalle dichiarazioni ai fatti. Pochi giorni fa, in occasione del simposio internazionale “Esportare tecnologie green”, svoltosi a Berlino e organizzato dal ministero dell’ambiente è stato preparato un buffet in cui brillava la totale assenza di qualsiasi alimento di origine animale. I partecipanti del simposio hanno così potuto assaporare mele caramellate, scaloppine di sedano e rapa, carote al miele e lasagne alle verdure. Non sappiamo con quanto tripudio sia stato accolto questo innovativo menu.
Conseguenze geopolitiche
Ora a livello continentale dilaga la paura. Se i vegetariani hanno conquistato la Germania, quanto ci vorrà prima che le sue truppe invadano le frontiere polacche a est e scateni le sue Veg-panzer-divisionen oltre il confine franco-belga a ovest? E noi italiani siamo al sicuro da queste intemerate? Diventeremo alleati di questa nuova ideologia? Oppure la faremo nostra in salsa mediterranea, cioè in versione blanda e un po’ paracula? E in caso di conflitto armato da che parte staremo? Gli americani appassionati di barbecue correranno in aiuto del vecchio continente anche questa volta?
Siamo sicuri che la guerra calda è stata appena dichiarata e che presto gli onnivori risponderanno con un’offensiva a base di wurstel, bistecche, salame, prosciutto, mortadella, ketchup e senape.
Rimanete sintonizzati.
Fonte: Repubblica.it