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Bevande vegetali: il plant-based spopola anche nel 2025

29 Novembre 2024
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Il settore dei prodotti plant-based continua la sua ascesa e le bevande vegetali in particolar modo si confermano protagoniste indiscusse, rappresentando una delle categorie più amate dai consumatori. I dati del 2023 sono eloquenti: un mercato dal valore di 310 milioni di euro, con una crescita del +7% rispetto al 2022 e un totale di 149 milioni di litri venduti.

Ma cosa rende le bevande vegetali un evergreen? Dietro al loro successo c’è una combinazione di innovazione, attenzione alle esigenze del consumatore e sensibilità verso temi come la sostenibilità ambientale e il benessere personale.

Inizialmente pensate per persone intolleranti al lattosio e distribuite solo in canali specializzati, le bevande vegetali hanno visto un’espansione significativa del loro pubblico nel corso degli anni. Dagli anni 2000, il target si è esteso a vegetariani e vegani, fino a includere recentemente il sempre più numeroso segmento dei flexitariani (ovvero in vegetariani “flessibili”, cioè poco convinti della loro scelta di non mangiare del tutto la carne, per cui se la concedono ogni tanto), che oggi rappresentano il 23% della popolazione italiana.

La crescita di questa categoria è trainata anche dall’ingresso dei giovani consumatori, attratti non solo da motivazioni etiche legate al benessere animale, ma anche dalla consapevolezza ambientale e dall’attenzione alla salute.

Tra le diverse opzioni, le bevande a base soia continuano a dominare il mercato, ma sono le “nuove basi” – come avena e mandorla – a registrare i tassi di crescita più significativi, conquistando una fetta sempre più importante del mercato.

I trend principali per il 2025: senza zuccheri e high protein

1. Bevande vegetali senza zuccheri

La crescente attenzione verso una dieta sana ed equilibrata ha reso il segmento delle bevande senza zuccheri uno dei trend più forti. Questi prodotti rispondono all’esigenza di limitare il consumo di zuccheri, offrendo opzioni gustose e nutrienti. Nel 2023, ben tre delle quattro referenze più vendute a volume in Italia appartenevano alla categoria senza zuccheri.

2. Bevande vegetali ad alto contenuto di proteine

Il trend delle proteine vegetali sta guadagnando terreno, influenzando non solo il settore delle bevande ma anche l’intero comparto alimentare. In risposta a questa domanda, bevande a base di soia 100% italiana, ricche di proteine (fino a 50g per confezione da 1 litro), naturalmente senza lattosio e a basso contenuto di sale. 

Il successo delle bevande vegetali non è solo una moda, ma un cambiamento strutturale nelle abitudini di consumo. I consumatori cercano sempre più prodotti che combinino gusto, nutrizione e sostenibilità. Le aziende che sanno intercettare queste esigenze. Le bevande vegetali rimarranno un punto fermo del mondo plant-based, confermando il loro ruolo di ambasciatrici di una rivoluzione alimentare sempre più inclusiva, sostenibile e attenta al futuro del nostro pianeta.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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