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Cibo per gli occhi: cosa fa il cibo fotografato al nostro cervello

27 Ottobre 2017
foodporn italian food academy
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Instagram e i social, ormai, sono popolati da piatti coloratissimi, dessert straordinari, succulenti arrosti, piatti talmente invitanti da mangiarseli con gli occhi prima di tutto.
E spopola ormai l’hashtag #foodporn, tanto che l’aspetto fotografico del cibo sta avendo grande successo e presa tra gli utenti della rete.
Scienziati e psicologi stanno studiano il fenomeno del #foodporn sul cervello umano, cercando di dare spiegazioni ed interpretazioni a questo fenomeno dilagante.
Insomma, il cibo si mangia non solo con la bocca, ma prima di tutto, e spesso anche soltanto, con gli occhi.
Una sorta di alterazione dei sensi dovuto ad un mondo e a rapporti sempre più virtuali.
Il senso della vista, secondo studi ed esperimenti condotti in questa materia, stimola gli altri sensi e soprattutto arriva prima al cervello, attivando delle zone specifiche.
Questo aspetto, in realtà, non è nuovo e tutta la pubblicità si basa da sempre su questi studi.
Nel 2012, ad esempio, la professoressa Jeannine F. Delwiche del dipartimento di Food Science dell’Ohio State University ha dimostrato che gli stimoli visuali riescono ad alterare, amplificandola a volte, la percezione del senso del gusto, ma anche gli odori e i sapori.
Il fenomeno del #foodporn, delle belle immagini, magari filtrate, sui social con protagonisti piatti bellissimi, stimolano ogni giorno, in una sorta di bombardamento ai sensi, le reazioni del cervello, causando un incremento del desiderio di cibo.

foodporn italian food academy 1
L’ormone coinvolto sarebbe la grelina, responsabile del senso di fame che, subito dopo aver visto delle fotografie di cibo, registra alti picchi.
Lo sanno anche gli chef, che stanno affinando sempre più le tecniche di impiattamento e spesso fotografono i propri piatti postandoli su Instagram (leggi qui l’articolo).
La domanda è: basterà per loro che il piatto sia soltanto bello? O meglio: è la bellezza a decretarne la perfezione?

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

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– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

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COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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