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Dolci da passeggio: a metà strada tra monoporzione e finger food

11 Novembre 2022
Contenuti

Dolci da passeggio: a metà strada fra la monoporzione e il finger food.

Versione Pro del cibo di strada, della cucina tipica e delle sagre regionali, il moderno cibo da passeggio è parte del nostro background da sempre. Oggi raccoglie un’importante eredità e la trasforma in chiave più sofisticata: rifacendosi alla cucina povera di un tempo, il cibo da passeggio si perfeziona attraverso la vendita in moderni food truck o in tradizionali ristoranti e caffetterie, strizzando l’occhio ad un passato di rassicurante tradizione culinaria, ma con una marcia in più! Praticità, basso costo e bontà sono i tre valori che accompagnavano e continuano ad accompagnare il cibo da passeggio, che può anche essere acquistato da asporto e confezionato al momento. Servito in coppetta o in cono, il cibo da passeggio racchiude tutte quelle prelibatezze dolci e salate che possono essere gustate direttamente sul posto, in piedi, per strada. Tra una visita e l’altra ai monumenti di una grande città, mentre ci si sposta da un appuntamento ad un altro o quando si girovaga senza meta: i dolci da passeggio sono la nuova frontiera della golosità. Comodi da mangiare in qualsiasi momento, i dolci da passeggio sono una novità ideale: si gustano camminando e rendono la passeggiata un po’ più dolce.

Camminare mette buon umore con i dolci da passeggio di Iginio Massari

Iginio Massari, inventore del marchio più celebre e iconico di pasticceria, ha lanciato i dolci da passeggio, una novità ideale per potersi godere una pausa all’insegna del gusto. Non così grandi da scatenare i sensi di colpa ma non così piccoli da lasciare la voglia inappagata, i dolci da passeggio di Iginio Massari sono la rivisitazione di intramontabili della pasticceria internazionale.

Innanzitutto, parliamo della Tarte Tatin, che Iginio Massari realizza con mele semi-candite avvolte da un caramello aromatizzato alla vaniglia con scorza di limone e accompagnate da una panna leggermente zuccherata e da quadratini di sfoglia caramellata che donano croccantezza.
Per chi invece ha voglia di un tocco più mediterraneo, ecco il Babà Esotico: piccole sfere di babà, elegantemente inzuppate con una bagna esotica profumata al lime e rum, sono immerse in una gelée al frutto della passione e ananas. Ancora, la collezione continua con una cremosa mousse allo yogurt guarnita da confettura al lampone o all’arancia amara per soddisfare i palati più delicati. La consistenza della granola artigianale, a base di fiocchi d’avena e di frutta a guscio tostata e miele d’acacia, accompagna la degustazione regalando croccantezza. E poi un classico della pasticceria, questa volta americana: la Cheescake al Lampone rivisitata da Iginio: una soffice frolla accompagna una vellutata crema cheesecake aromatizzata alla vaniglia; una gelatina di lamponi, con la sua caratteristica nota acidula, dona equilibrio aromatico.

1. Il camin dolce originario della Transilvania

Il kürtőskalács, letteralmente camino dolce, è particolarmente conosciuto per una caratteristica che lo contraddistingue agli occhi dei turisti: si può tranquillamente mangiare mentre si è a passeggio fra le strade di Budapest. Si presenta a forma di camino, con la pasta arrotolata e coperta di zucchero caramellato. Croccante all’esterno, morbido all’interno, una volta preparato il pasticciere vi chiederà a che gusto lo volete. E qui potrete spaziare dai più classici vaniglia o noci e cannella fino al cocco. Viene cucinato sul momento in piccoli stand, soprattutto nelle feste di paese e nei mercatini, ma ormai è possibile trovarlo a Budapest anche in piccoli negozietti stabili. È un dolce tipicamente invernale, ma è così buono che ormai lo si mangia durante tutto l’anno.

2. I tiramisù rivisitati di Luca Montersino

Metti due dolci super famosi come il tiramisù e la crema chantilly, un maestro pasticciere con tanta fantasia e manualità ed ecco come nasce questo dolce, una rivisitazione del tradizionale tiramisù. Viene chiamato tiramisù da passeggio perché è possibile mangiarlo tenendolo in mano, senza sporcarsi di crema. Ma non è l’unica novità firmata Luca Montersino: accanto al tiramisù da passeggio, troviamo la tartelletta al tiramisù, una frolla al farro, un frangipane al cacao e una mousse al mascarpone.

3. I churros, i bastoncini fritti spagnoli

Tipico della cucina spagnola, il churro è uno spuntino dolce a base di una pastella fritta spolverata di zucchero che viene poi intinta nella cioccolata calda. Venduto presso apposite bancarelle che si trovano lungo le strade principali, nelle piazze e nei mercati, il churro è l’ideale per una merenda golosa, come dessert o per un fuoripasto a qualunque ora. In Italia esistono anche proposte rivisitate in versione light: alla piastra anziché fritte, con l’aggiunta di vaniglia e cannella e quindi più digeribili.

4. Per gli amanti dell’Alchermes, i cardinali sardi

Farciti con crema pasticciera e decorati con cappellini colorati di rosso perché imbevuti di alchermes, i cardinali sono soffici e golose mini tortine di origine sarda che ricordano i famosi copricapo. Vagamente simili a muffin e cupcake, in Sardegna rappresentano il dolce tipico da passeggio in occasione delle feste di Paese.

5. I dolcetti dal cuore morbido in versione mini: i brownies da passeggio

Amatissimi da grandi e piccini,questi dolcetti al cioccolato tipici della tradizione americana sono spesso accompagnati da gelato alla vaniglia, panna montata o crema. Ultimamente i brownies nascono come versione take away, da mangiare a passeggio. Alcune versioni moderne tendono a fare avvicinare la consistenza del brownies a quella di un tortino dal cuore morbido.

Nei dolci da passeggio dimensioni e peso sono ridotti ma aspetto e qualità restano essenziali per un’esperienza assolutamente deliziosa da tenere a portata di mano in qualunque momento.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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