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Food trend 2019: ecco cosa e come mangeremo.

2 Gennaio 2019
food trend 2019 italian food academy
Contenuti

TheFork e Doxa insieme per determinare con uno studio quali saranno i food trend del 2019. E il report di “Mangiare fuori nel 2019” evidenzia le principali tendenze nel settore della ristorazione.

1. Esperienze sensoriali.

Andare oltre lo scatto. I social media hanno influenzato anche il mondo della ristorazione, nel quale si fanno sempre più presenti cibi e bevande che massimizzano l’impatto su Instagram Stories, Facebook Live e YouTube. I menu propongono piatti che prediligono innanzitutto l’estetica, la fotogenia della pietanza e largo, quindi, a glitter eduli o “Injectable Flavors” dessert in cui si possono iniettare direttamente aromi. Il senso è creare un’esperienza che sia condivisibile.
E come dimenticare il connubio tra arte e alta cucina, tanto cara in Italia negli ultimi tempi?

2. Boom tecnologico tra i food trend 2019.

La tecnologia entra nella ristorazione in maniera prepotente: dall’uso dei droni nel delivery e nel servizio fino alla all’app del check-out, ai QR code per le prenotazioni dei posti a sedere e a nastri trasportatori per servire le pietanze.

3. La trasparenza.

Sempre più consumatori dei servizi di ristorazione vogliono trasparenza: vogliono sapere le origini degli alimenti, i metodi di coltivazione e trasformazione, i prezzi, ma anche le policy aziendali, soprattutto in relazione al trattamento dei lavoratori dipendenti e all’ambiente.
No alla plastica, no agli sprechi, si invece agli imballaggi alimentari a base vegetale e compostabile e ai contenitori per alimenti riutilizzabili.

4. Free-from e benessere.

Un’altra tendenza del 2019, che influenzeranno sempre più le politiche dei ristoranti, si basa su strategie a zero rifiuti e con una sostenibilità sempre maggiore.
I menu si fanno sempre più attenti alle scelte alimentari alternative, come veganesimo e crudismo, ricette lactose free, meat free, gluten free ecc.) e persino il beverage comincia a parlare veg.
Largo, poi, agli ingredienti naturali, ai ristoranti che prediligono i superfood, alle tendenze della cannabis per il relax e del karkadè per alleviare lo stress.
Insomma, i ristoranti diventano olistici, ovvero cercano di prendersi cura del palato ma anche dello spirito dei clienti.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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