Quando si mangia – si sa – noi italiani non badiamo a spese. Ma a guardare il prezzo dei piatti che seguono, forse un pensiero al portafogli ci starebbe bene.
Impareggiabile, però, l’esperienza dei sensi tra questi capolavori dell’arte culinaria made in Italy, vere e proprie carezze per la vista e per il palato.
In un articolo apparso su Finedininglovers.it, sono stati selezionati i piatti più costosi dei più importanti chef italiani. Ecco di seguito 3 esempi da non perdere.
Protagonisti di questo viaggio nella cucina italiana decisamente luxury sono 3 chef stellati: Enrico Crippa, Massimo Bottura e Niko Romito, che hanno proposto ai propri ospiti menù da 100 euro in su, tutti ovviamente premiati dalla guida Michelin.
Il controfiletto di vitello gratinato di Enrico Crippa
Nel contesto elegante e raffinato del suo ristorante Piazza Duomo D’Alba, lo chef Enrico Crippa ha proposto un menu di 11 portate, con il pezzo forte rappresentato da un controfiletto gratinato in salsa italiana che da solo raggiungeva il prezzo di 110 euro.
L’astice preparato da Massimo Bottura
Ormai è conosciuto in tutto il mondo, non solo e non tanto per la sua partecipazione al programma di Netflix “Chef’s Table”, ma anche e soprattutto perché la sua Osteria Francescana è salita sul podio della classifica “The world’s 50 best restaurant” 2016.
Il suo menu propone i piatti più costosi, con 9 portate al costo di 165 euro, cui si vanno ad aggiungere i 95 euro di vini. Regina del menu – decisamente salato – dello chef modenese è la portata a base di astice in doppia salsa spumosa, che da sola raggiunge i 60 euro.
Il menu “Reale” di Niko Romito
Un menu che fa onore al nome del ristorante in cui prepara ogni giorno le sue creazioni culinarie, perché è decisamente reale quello.
Chef pluristellato abruzzese, Niko Romito ha ideato un menu di 8 portate: prezzo base 150 euro che, con i vini, arriva a 250.
Il piatto più costoso della carta è l’agnello, aglio e pompelmo rosa che da solo costa 45 euro.