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Il biglietto da visita del tuo ristorante: il Menù

24 Ottobre 2022
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Contenuti

Cibi gustosi e bevande deliziose, sapori e odori inebrianti racchiusi all’interno di un libretto che descrive
la tua offerta ristorativa. Il Menù è una sorta di sfiziosa vetrina per ogni locale: deve saper incuriosire e
offrire soluzioni ai desideri del cliente, ma anche accogliere in maniera confortevole l’avventore già in
parte conquistato dalla struttura della tua attività.
Il Menù rappresenta dunque il “momento-verità”, la testimonianza scritta di ciò che il tuo ristorante ha da proporre; è il racconto dettagliato della tua offerta ristorativa. È, in sostanza, il più potente strumento di vendita, branding e promozione di cui tu disponga.
Progettare un Menù non è quindi un compito semplice o banale, ma un’attività che va studiata e
realizzata con cura e poi costantemente aggiornata.
Ma quali sono i requisiti che deve necessariamente avere un Menù?

Il peso della scelta

Prima di essere uno strumento di vendita, il Menù è l’ingrediente principale della tua comunicazione,
l’interfaccia del tuo brand. Esistono regole ben precise per realizzare un Menù che convinca e che lasci il
segno.
Innanzitutto, il Menù deve avere il peso giusto: se il tuo è un ristorante elegante e di classe, il Menù deve
saper trasmettere tutto il “peso” e la consistenza della tua offerta (senza esagerare, ovviamente!). Se invece gestisci un’osteria o una tavola calda e simili, saranno perfetti toni informali e leggeri.
Anche la scelta dei caratteri deve essere adeguata al tipo di attività e al suo stile. In ogni caso, è sempre
meglio evitare font troppo elaborati e di difficile lettura. Il cliente non deve di certo interpretare le
descrizioni dei piatti, ma scegliere agevolmente ciò che desidera leggendo e valutando le descrizioni
riportate nero su bianco. Semplice, no?

Nomi e colori

I colori sono in grado di trasmettere emozioni e sensazioni, dunque anche il colore del Menù non va di
certo trascurato. Va in effetti adattato allo stile del tuo locale e al tipo di clientela. Usa colori freschi e
vivaci se il tuo locale si rivolge soprattutto ai giovani, mentre, se il tuo è un locale elegante, scegli i colori
pastello.
Cerca inoltre di rendere i tuoi manicaretti sempre attraenti e accattivanti, e non solo al momento di
disporli scenograficamente nei piatti. È bene che i nomi delle pietanze presenti sul tuo Menù sappiano
incuriosire e trasmettere al cliente un’idea preparatoria di quell’esperienza gustativa. Stimola il desiderio
del tuo ospite: non parlare di “insalata mista”, ad esempio, ma di “mix di insalata fresca di stagione”, in
modo da dare l’idea degli ingredienti e dei profumi che l’avventore potrà assaporare scegliendo proprio
quell’insalata.

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Origine dei prodotti e prezzi

Se i tuoi prodotti hanno una particolare caratteristica, è sempre bene specificarlo nel Menù. Se, ad
esempio, le tue verdure sono a chilometro zero, perchè non far sapere al cliente che, scegliendole, potrà
mangiare qualcosa di salutare e coltivato in zona? Crea storytelling delle tue proposte culinarie, magari
anche sulle tue pagine social: se, ad esempio, le fragole sui tuoi dolci sono coltivate in maniera
sostenibile, raccontane la storia per emozionare maggiormente il tuo cliente.
Argomento prezzi: spinoso ma importantissimo. Evita di sistemarli in colonna e di utilizzare i
decimali: il trucchetto da 9,99 € non funziona, anzi, il cliente si sentirà preso in giro. Utilizza prezzi
definiti e decisi
, inserendoli al termine della descrizione del prodotto e non come un triste e freddo numero solitario incolonnato assieme a tutti gli altri.

Come collocare i piatti nel Menù?

In bella vista, inserisci innanzitutto il piatto che si vende maggiormente, poi i prodotti che vuoi
promuovere. Il cliente, infatti, quando scorre visivamente il Menù, legge fino a trovare qualcosa che gli è
familiare e, una volta individuato, inizierà ad esplorare con curiosità tutto il resto, tranquillizzato dall’aver già trovato un “porto sicuro” e desideroso, pertanto, di esplorare liberamente tutte le altre proposte
presenti.

Il Menù e la sua complessità

Insomma, occorre trovare un equilibrio tra mille stili e tante possibili disposizioni, un impegno non da
poco e che richiede consapevolezza e preparazione. Il Menù engineering è una vera e propria
disciplina che fornisce una conoscenza approfondita e dettagliata di tali tematiche. Una disciplina tutta da studiare e analizzare se si desidera dare carattere alla propria offerta ristorativa, promuovendola in
maniera efficiente. L’offerta formativa IFA ti permetterà di scoprire dettagli essenziali
per compiacere il tuo cliente, tra teoria ed esercitazioni pratiche, sistemi gestionali e concetti di
neuromarketing. Per migliorarsi e aggiornarsi, per crescere professionalmente e dare nuova linfa vitale al
proprio brand.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

💬 Serve aiuto?