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La migliore chef donna del 2016? È Dominique Crenn

18 Novembre 2016
Dominique Crenn
Contenuti

Si chiama Dominique Crenn ed è la migliore chef donna del 2016, incoronata dal The World’s 50 Best Restaurants con un premio consegnato durante una cerimonia ufficiale dello scorso giugno a New York.
La chef di origini francesi dirige oggi due dei migliori ristoranti di Sanm Francisco, l’ Atelier Crenn e Petit Crenn, dove lavorano sotto la sua guida ben 19 persone.

Gli studi di Dominique Crenn

Inizia a studiare a Parigi, Dominique, dove, nelle tenute di famiglia, impara ad apprezzare il buon cibo, la natura, gli ingredienti di stagione e dove inizia a familiarizzare con la cucina grazie agli insegnamenti di sua madre e sua nonna.
Dopo lavora sotto la supervisione di Jeremiah Tower e Mark Franz e dirigendo più tardi le cucine in Indonesia e a San Francisco, prima di aprire il suo progetto in America nel 2011 e diventando in poco tempo la migliore chef donna 2016.

L’Atelier Crenn

Il ristorante di Dominique, l’Atelier Crenn è oggi uno dei migliori ristoranti della città californiana e vanta già due stelle Michelin. Un posto magico, in cui ci si deve fermare almeno una volta nella vita. Perché la chef parigina ha dato vita ad uno spazio che è una sorta di tempio della cucina e della letteratura, unendo al gusto che solletica le papille gustative il piacere della poesia che accarezza l’anima.

Parlare con Dominique non è facile: timida e riservata, preferisce alle luci della ribalta lo spazio creativo delle sue cucine, anche se il suo essere donna in una professione prevalentemente al maschile per tanto tempo, le ha tirato fuori il coraggio e il carattere per fare da speaker al Forum Internazionale Parabere, il primo dedicato alle donne.
Concentrazione, arte, cucina e letteratura e poi sguardi, persone: perché mangiare significa prima di tutto condividere, stare insieme, conoscersi e conoscere.

La poetic culinaria di Dominique

Definisce così, Dominique, la sua cucina: un vero e propri modo di pensare chiamo “Poetic culinaria”, è un modo di pensare e di lavorare, con un approccio sempre molto personale ed emozionale ad una professione che è tecnica e passione insieme; un’arte che si lascia ispirare ogni giorno dalla bellezza, dalla musica, dalla natura, dalle piccole grandi ricchezze che un essere umano può e deve apprezzare.

La parola, la poesia, così come la musica sono per Dominique non solo fonte di ispirazione ma importante mezzo di comunicazione e riflessione, e tutto questo, secondo il suo modus operandi, rientra e si sposa inevitabilmente con la sua arte culinaria, una vera e propria suggestione poetica.

Una cucina che abbraccia l’ambiente

Anche se Dominique è del parere che la parola biologico ormai sia abusata, la migliore chef donna del 2016 ritiene importante il rapporto con i produttori locali e l’attenzione al territorio e l’utilizzo di materie prime genuine, frutto della stagionalità e delle peculiarità di un luogo.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

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CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

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– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

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COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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