Anche la mensa diventa stellata e il pasto, il buon pasto, quello preparato con tutti i crismi, con dedizione, tecnica e passione, oltre che con attenzione al prossimo, viene garantito a chi non può permetterselo. Negli ultimi tempi, aumentano le iniziative che dimostrano attenzione e sensibilità alle tematiche sociali e nasce un ristorante a domicilio solidale. A Roma, il progetto mette insieme realtà diverse come Just Eat, Caritas Roma e Pony Zero.
Dopo Milano e Torino, dove il progetto vanta in un anno oltre tremila pasti serviti, il ristorante solidale arriva nella Capitale e serve a cibo a chi vive situazioni di disagio. La filosofia è quella del diritto alimentare evitando anche gli sprechi.
Preziose anche le collaborazioni con un’app per ordinare e con i pony express per le consegne, oltre che con i ristoranti che che preparano i piatti e che sono partner di Just Eat. Ad aderire all’iniziativa sono circa 35 locali. Solo nella città di Milano sono:
- I Mangiapolenta
- C’era una volta una piada
- Hamburgherie di Eataly
- KOMBU Milano
- Chicken Bot Milano
- Vintage BakerY
- Sorry Mama Lasagneria
- Tramè
- Mama Burger
A Torino, invece, abbiamo:
- un altro punto della catena KOMBU
- m2p pasta & pizza
- Piadineria Cuslè
- Rizzelli
- la Vera Pasta Italiana
- Crushi e Crushimi
- T-Bone Station
- Hamburgerie di Eataly
- Taco Bang
- La Mangiatoja
A Roma sono aperte le collaborazioni con:
- Metro Gourmet Attitude
- King of Salad
- Sushi in the box
- Burger King
- Pani e Ripieni
- Banco Fast Food
- I love Burger
- Naturale
- Brasserie 28
- T-Bone Station
- TBSP – The BBQ & Smoke Project
- Bakery House
- Tyler Ponte Milvio
- Chicchi’s
Il ristorante sociale a Scampia.
Si apre a Scampia, nel quartiere più delicato di una Napoli contraddittoria, il primo ristorante sociale. Con il prezzo simbolico di un euro, una volta al mese viene offerto un pasto completo a 120 persone che vivono nel quartiere.
Lo scopo non è solo quello di “sfamare” chi ne ha bisogno, ma anche quello di avviare iniziative di recupero di periferie abbandonate con attività sociali che siano aggreganti.
Un esperimento che potrà essere replicato e che presenta tutte le caratteristiche per diventare un esempio di eccellenza per la divulgazione della dieta mediterranea e per la creazione di posti di lavoro in zone disagiate.
Ad avviare l’iniziativa, molte realtà associative, tra cui Abili Oltre, Fondazione A Voce d’e Criature, associazione Stefano Jovele, comunità di Sant’Egidio, Camminare Insieme, il Centro MaMu, ChiPa group di Pasquale Chiappetti.