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L’autentica cucina Nikkei del Maido di Mitsuharu Tsumura

11 Dicembre 2017
ristorante di cucina nikkei italian food academy
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Si chiama Maido ed è il ristorante di cucina Nikkei di Lima dove è possibile assaporare le ricette particolarissime di quella che, sempre più, sta diventando la cucina del momento.

A guidare il ristorante che rientra nella classifica dei migliori ristoranti dell’America Latina, con le sue proposte culinarie coloratissime, connubio di sapori diversi e ben armonizzati, è lo chef Mitsuharu Tsumura.

Maido, il ristorante di cucina Nikkei, Latin America’s 50 Best Restaurants 2017

Occupa l’ottavo posto della classifica dei Best Restaurants 2017 dell’America Latina, davanti al Mugartiz e Piazza Duomo.
Maido in giapponese è un modo per dire a qualcuno “benvenuto” e in una parola racchiude il senso di questo ristorante: una sorta di ringraziamento ai clienti per scegliere di tornare in questo posto.
Ad essere protagonista, infatti, al Maido non è lo chef Tsumura, che pure è un maestro della cucina Nikkei, un artista di creazioni culinarie straordinarie, ma sono proprio gli ospiti, che vengono “curati” come fossero di casa.

ristorante di cucina nikkei ifa 3

La cucina Nikkei: l’abbraccio di due culture

Ci siamo già occupati in un precedente articolo (leggi qui) della Cucina Nikkei, delle sue origini e dei piatti che ne sono espressione.
La cucina nippo peruviana si caratterizza per il fatto di unire, in un risultato di colori e forme, sapori ed ingredienti che provengono dalla cultura giapponese e peruviana, con texture e sapori unici.

ristorante di cucina nikkei ifa 1Mitsuharu Tsumura, chef Micha

Laureato alla statunitense Johnson & Wales in Culinary Arts and Bachelors in Foodservice Management, Mitsuharu Tsumura, dopo aver lavorato per alberghi e ristoranti di Rhode Island, rientra in Perù, il suo paese d’origine, dove comincia la sua prima internship importante nello Swissotel di Lima.

Subito dopo, l’esperienza in Giappone, che letteralmente gli cambia la vita e gli fa conoscere la cultura e la cucina giapponese. Qui lavora per ristoranti come “Seto Sushi” e “Imo a Daikon“, il primo specializzato in sushi e il secondo nella cucina Izakaya, e qui fonde le sue origini con la cultura nipponica, facendone tesoro prima di rientrare in Perù, dove Mitsuharu Tsumura, meglio conosciuto come Micha, inizia a cucinare Nikkei.
La sua è una cucina peruviana contaminata, anzi sottolineata in modo magistrale dalle tecniche apprese dall’oriente.
I piatti di mister Mitsuharu Tsumura cambiano continuamente senza alcuna cadenza fissa e al suo ristorante c’è la possibilità di fare un percorso degustazione che si chiama Experiencia Nikkei, composto da una dozzina di proposte gustose.

Io voglio che la gente continui a sorridere quando si trova davanti ad uno dei miei piatti – racconta Micha a Reportergourmet – Io non voglio una cucina di protocollo con servizio iper formale“. E nel frattempo annuncia il suo prossimo imminente progetto: Aprire un ristorante fine dining in Macao e un altro in Santiago del Cile, non concepiti come una replica del Maido, ma con un concept proprio, posti dove poter mangiare un boccone, bere al bancone, “condividere i piatti al tavolo o passare per un sushi veloce e andare via”.

Sul sito del Maido, c’è una presentazione che, meglio di ogni altra, presenta e racconta cosa significa fare un’esperienza Nikkei:
La vita è movimento. Niente è statico o assoluto. Nessuno lo è. Siamo in costante flusso, così come la Terra, le maree, i batteri, la luce, il sangue dei nostri corpi, il colore e il seme. Le cucine, come gli alberi genealogici, sono costantemente ridefinite, le loro identità si arricchiscono in un’intensa interculturalità che è alla base della storia di ogni civiltà, poiché gli uomini si scambiavano i primi suoni, prodotti, idee, costumi.
La cucina è la parola che racchiude l’atto. Il sangue è evocato nel fuoco. La gente canta nel cuore. Le storie individuali e collettive si fondono nel cuore.
In cucina, il dialogo è promosso, gli elementi si confrontano, gli opposti sono attratti. È così che è nata la cucina Nikkei, da una storia complessa conosciuta come il Perù e da un’altra di uguali proporzioni, lontana e straniera, chiamata Giappone, che si è riunita per vivere armoniosamente e creare una terza realtà: la cucina Nikkei.
Benvenuto nel nostro mondo”.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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