DAL NOSTRO
FOODBLOG

Organizzare un evento gastronomico: le fasi

23 Settembre 2019
fasi-di-un-evento-gastronomico-italian-food-academy
Contenuti

Organizzare un evento gastronomico, che si tratti di un “piccolo evento” o di un “grande evento”, prevede una serie di fasi progettuali specifiche dalle quali non si può prescindere.

Chi vuole intraprendere, quindi, la carriera di project management di eventi legati al mondo del food, deve conoscere quali sono queste fasi e come si sviluppano nel dettaglio, dalla strategia alla parte operativa.

Organizzare un evento: la prima fase dell’ ideazione.

I primi passi per l’organizzazione di un evento food partono dall’idea, da quello che viene chiamato event concept, vale a dire l’idea-progetto: come si svolgerà in generale l’evento, quali saranno le sue caratteristiche distintive, gli obiettivi da perseguire, l’esperienza offerta ecc..

La seconda fase: l’attivazione.

Questa è una fase delicata, perché tutto deve essere studiato nel dettaglio per non rischiare di fare fop. In particolar modo devono essere effettuate in questo momento tutte le valutazioni circa la reale fattibilità tecnica ed economica del progetto, la disponibilità economica con una prima ipotesi di business plan, la ricerca di partner e sponsor, la location, con annessi autorizzazioni, ospiti, l’aspetto della sicurezza ecc…

La terza fase: la pianificazione.

La fase della pianificazione è altrettanto delicata e attiene a tutte quelle operazioni di vera e propria programmazione dell’evento, con particolare attenzione al periodo in cui esso si svolge, evitando per quanto è possibile, sovrapposizioni con altri eventi rilevanti che si rivolgono allo stesso target e che quindi possono rivelarsi concorrenziali.

La quarta fase: lo svolgimento.

Il momento clou dell’organizzazione trova la sua massima espressione nello svolgimento dell’evento, durante il quale non bisogna dimenticare tutti quegli aspetti che, pur previsti in fase di pianificazione, possono portare a dover affrontarne dei nuovi e per i quali vengono non solo concretizzate le decisioni prese nelle fasi precedenti, ma anche prese decisioni straordinarie.

La quinta fase: il completamento.

Questa è la fase dello svolgimento delle incombenze amministrative, della cosiddetta rendicontazione legata alla liquidazione di finanziamenti pubblici e privati.

La sesata fase: la valutazione.

La valutazione di un evento è un momento particolarmente significativo: dai risultati ottenuti potrà dipendere, infatti, il ripetersi dell’evento, la sua scomparsa oppure il suo affidamento a un altro team di organizzazione.
In questa fase sarà valutato l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e il grado di soddisfazione da parte del pubblico e degli stakeholder.

Vuoi diventare un organizzatore di eventi enogatsronomici? Scopri il programma e le date del nuovo Master di Italian Food Academy.

Vuoi avere maggiori informazioni sui nostri master e corsi?

Logo IFA

Accademia di Alta Cucina e Food Management

FOODBLOG

L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

💬 Serve aiuto?