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Con Massimiliano Alajmo la pizza diventa gourmet

18 Maggio 2017
Contenuti

Se vi capita di passare dal bistrot Amo a Venezia e decidete di ordinare una pizza, sappiate che potreste assaggiare una delle migliori pizze del momento, la pizza gourmet dello chef Massimiliano Alajmo.

 

La pizza gourmet dal nome Centopezze

Lo chef tre volte stellato Massimiliano Alajmo, che a 43 anni è tra i più giovani chef italiani ad aver ricevuto Tre Stelle Michelin, ha ideato la pizza dal nome “Centopezze”, ispirata alla trippa centopelli e realizzata con un sofisticato procedimento che prevede una stratificazione a due o più impasti, servita in una duplice versione: quella Amatriciana è condita con pomodoro, cipolla, guanciale, pecorino mozzarella, pepe e prezzemolo, mentre la versione Bolognese prevede la passata di pomodoro, mozzarella, ricotta di bufala, ragù di manzo e basilico – oppure con culaccia, burrata e profumo di aneto.

 

Digeribilità, leggerezza, equilibrio

La pizza gourmet di Massimiliano Alajmo è non solo buonissima, ma un vero tripudio di sapori e profumi, soffice, leggera e altamente digeribile; può essere gustata al forno, al vapore, fritta o come fosse un calzone.
Premiata da Identità Golose, questa pizza gourmet è frutto di anni di sperimentazione e studio da parte dello chef veneto, che ha cercato di ottenere un connubio perfetto tra leggerezza, digeribilità, profondità gustativa e olfattiva, il tutto senza rinunciare all’armonia estetica. La pizza è realizzata con pochissimo lievito e utilizzando condimenti di alta qualità, nel rispetto di tutte le fasi della cottura.

Tre Stelle brillano nel firmamento della cucina di Alajmo

Massimiliano Alajmo difende dal 2002 le sue tre stelle Michelin, ricevute per Le Calandre, il ristorante di famiglia in provincia di Padova, vero e proprio tempio dell’alta cucina italiana, che coniuga al gusto e alla raffinatezza dei piatti preparati un forte senso del design e dell’eleganza nell’arredamento.
Andy Hayler, l’uomo che ha mangiato in tutti i ristoranti con tre Stelle Michelin al mondo, ha eletto il risotto con polvere di liquirizia il suo piatto preferito di sempre.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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