“Vignaiola dell’anno”: è il titolo conquistato dalla piemontese Raffaella Bologna dell’azienda Braida, premiata alla presentazione della guida ‘I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia’.
Il testo è edito dal Corriere della Sera a firma del giornalista Luciano Ferraro e del sommelier Luca Gardini.
Raffaella Bologna è figlia d’arte, enologa della terza generazione dell’azienda di famiglia. Suo papà Giacomo, chiamato anche “Il re del mosto”, è stato l’uomo che ha trasformato la Barbera.
“Dal padre ha imparato che la felicità è un affare per cuori semplici – si legge nella pagina a lei dedicata – Una cantina piena di amici, di canti e di bottiglie senza pensare ai crucci quotidiani”.
Una bella conquista per Raffaella che, assieme al fratello Giuseppe, oggi porta avanti una missione di famiglia, rendendo unici alcuni vini, come La Monella e Il Bricco dell’Uccellone.
Il lavoro portato avanti dalla famiglia Bologna negli ultimi ha aperto la strada ad un’intera generazione di vignaioli che hanno iniziato ad apprezzare in maniera più evidente la qualità di un vitigno, un tempo ritenuto minore, e che oggi identifica tante aziende.
Il Bricco dell’Uccellone, insieme ad altri vini, ha fatto la storia dell’enologia italiana, stravolgendo le convinzioni più comuni sulla barbera. Un vitigno di qualità, che è il frutto, il nettare, di un’intera filosofia di vita, quella della famiglia Bologna che da sempre coniuga la passione per il vino con il rispetto del territorio.
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