DAL NOSTRO
FOODBLOG

Al via il Sake Festival 2017, l’evento dedicato al sake

19 Settembre 2017
Sake Festival 2017
Contenuti

Torna l’appuntamento con il sake e per tutti gli amanti della bevanda giapponese, si ripete anche quest’anno il Sake Festival 2017, a Milano il 29 settembre prossimo e per tre giorni, nell’oasi verde di Cascina Cuccagna.
Quello che volgarmente viene chiamato “vino di riso” sarà il protagonista di una delle rassegne più attese dell’anno per i food lovers, ma anche per imprenditori del settore, buyers e giornalisti.
Il Sake Festival 2017 celebra il sake in una tre giorni di degustazioni, cene, lezioni su come abbinare la bevanda e come assaggiarla e curiosità sul sake, che verrà fatto conoscere ai partecipanti in tutta la sua complessità.
Entrato a far parte della nostra cultura ormai, negli ultimi tempi il sake ha visto crescere l’interesse del mondo enogastronomico.

Sake Festival 2017: chiamatelo sake e non sakè

Potrà sembrare strano, ma la dicitura corretta della parola è sake e non sakè, come indicato dalla Treccani. Questa bevanda alcolica, con una gradazione che varia dal 13% al 16%, si può bere calda o fredda, a seconda della stagione e del contesto e può essere servito in tazzine di terra cotta o di ceramica o in bicchieri di vetro o nel tradizionale masu, una sorta di scatolina in legno di cedro. Come accade per tutto ciò che riguarda la cucina giapponese, anche per il sake esiste un mondo fatto di rituali, di tradizioni e significati.

Tutto questo lo si potrà scoprire al Sake Festival 2017 dove, con il biglietto di ingresso, si avrà diritto ad un omiyage, un bicchiere tradizionale giapponese pensato proprio per degustare il sake, con il Kanpai, il tradizionale brindisi di mezzanotte.

Il sake…non solo da bere

Chi l’ha detto che il sake è solo una bevanda? Il sake, in realtà, è il simbolo di un’intera nazione e di una cultura antica e viene utilizzato anche per preparare alcune ricette giapponesi, come il kakuni, un piatto a base di maiale, che viene brasato e caramellato nello zucchero e poi messo a stufare per tre ore con porro, zenzero, saké, salsa di soia e acqua.

Vuoi conoscere la cultura gastronomica giapponese? Scegli il corso di cucina giapponese di Italian Food Academy.

Vuoi avere maggiori informazioni sui nostri master e corsi?

Logo IFA

Accademia di Alta Cucina e Food Management

FOODBLOG

L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

💬 Serve aiuto?