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San Pellegrino Young Chef 2018: ecco i finalisti italiani

9 Giugno 2017
San Pellegrino Young Chef 2018
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Al via il San Pellegrino Young Chef 2018 e sono stati annunciati i finalisti per l’Italia. Il blog Finedininglovers ha pubblicato qualche giorno fa i 10 nomi degli chef italiani in lizza.
La manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, continua a riscuotere un grande favore da parte del pubblico interessato, dimostrandosi come un evento che richiama ogni anno addetti ai lavori e scopre i nuovi talenti.

San Pellegrino Young Chef rappresenta inoltre un’occasione unica per i giovani chef professionisti di far conoscere la propria tecncica e la propria creatività, realizzando per una giuria stellare il proprio signature dish, farlo conoscere a tutto il mondo, con l’opportunità di perfezionare il piatto e sotto la guida di alcuni dei più grandi nomi del settore.

San Pellegrino Young Chef 2018: i nomi dei 10 finalisti italiani

Oltre ai nomi è possibile anche conoscere il piatto che i giovani talenti della cucina italiana prepareranno per aggiudicarsi la vittoria di una delle manifestazioni più attese dell’anno:

Manuel Bentivoglio

Dall’Agriturismo Roccamaia di Pievebovigliana (MC), preparerà Cinghiale, fave, pecorino e mele caramellate al vino rosso;

Vincenzo Dinatale

Sous chef de Il Pellicano di Porto Ercole (GR), con all’attivo già una stella Michelin, si presenterà con una Pancia di capretto, cicala di mare “gonfiata” al bergamotto, cilantro, lampascione e mosto cotto di fichi;

Carmelo Fiore

Sous chef de Il Luogo di Aimo e Nadia (Milano) e due stelle Michelin, farà assaggiare il suo Sud Europa;

Edoardo Fumagli

Chef de cuisine a La Locanda del Notaio di Pellio Intelvi (CO) – una stella Michelin – farà conoscere il suo Gambero carabiniere, animelle glassate, croccante alle alghe con insalatina aromatica;

Daniele Groppo

Chef de partie al Ristorante La Terrazza dell’Hotel Danieli di Venezia – una stella Michelin -porterà un Nervetto di vitello marinato e grigliato, radice amara e ristretto di ‘Go’;

Alberto Lazzoni

Demi chef de partie al Lux Lucis di Forte dei Marmi (LU) – una stella Michelin – gareggerà con un Vantablack, lingua soppressata e tamarindo;

Luca Natalini

Chef a la Taverna di Bacco di Nettuno (RO) preparerà Pigeon 3000 km;

Alessandro Salvatore Rapisarda

Chef del Cafè Opera di Recanati (MC) porterà in gara un piccione brasato e insalata – Incontro tra un salmì e un dolceforte;

Antonio Sena

Sous chef del Vun-Park Hyatt di Milano – una stella Michelin – Preparerà il piatto “Lamb…rusco popcorn e barbabietola”;

Andrea Vitali

Sous chef del ristorante I Fontanili di Gallarate (VA), porterà sul tavolo della giuria una Pernice, porri e nocciole.

https://www.facebook.com/FineDiningLoversItalia/videos/10154355028447169/

Una giuria d’eccezione, composta dai migliori chef italiani, giudicherà i piatti dei 10 finalisti del San Pellegrino Yaoung Chef 2018, decretando il vincitore che poi dovrà affrontare la sfida, nella finalissima del 2018, con gli altri 20 finalisti provenienti da tutto il mondo.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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