DAL NOSTRO
FOODBLOG

Settore olivicolo 2024: l’andamento in Italia e gli sviluppi

9 Luglio 2024
settore-olivicolo-2024-italian-food-academy
Contenuti

Per il settore olivicolo italiano è un momento di importanti cambiamenti e sviluppi.

I dati al 29 febbraio 2024 hanno evidenziato un mercato dell’olio d’oliva con un’attenzione particolare alla produzione di olio extravergine italiano, Dop e Igp, ad oggi i veri punti di forza del settore.

Puntare sulla qualità e sulla valorizzazione delle produzioni tipiche, con un’attenzione particolare alle indicazioni geografiche e alla produzione biologica, sono  gli elementi chiave per mantenere la competitività e la reputazione sul mercato internazionale.

Giacenze di olio di oliva

In merito alla  giacenza totale di olio di oliva in Italia, abbiamo 265.170 tonnellate, che coprono tutte le categorie merceologiche. Un dato che segna una riduzione del 15,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. 

L’olio extravergine d’oliva rappresenta la maggioranza delle giacenze, con il 74,8% del totale. Di questo, il 72,3% (143.356 tonnellate) è di origine italiana, mentre il 20,4% (40.450 tonnellate) proviene da altri paesi dell’UE. Questo sottolinea la predominanza dell’olio extravergine italiano rispetto al totale delle giacenze.

Le regioni italiane con le maggiori giacenze di olio extravergine sono Puglia, Toscana, Umbria e Calabria, che insieme detengono il 76,1% della giacenza nazionale. In particolare, le regioni del Sud Italia stoccano il 55,8% dell’olio nazionale. Di seguito la distribuzione per regione delle giacenze di olio extravergine d’oliva:

  • Puglia: 80.390 tonnellate
  • Toscana: 33.223 tonnellate
  • Umbria: 23.323 tonnellate
  • Calabria: 10.766 tonnellate
  • Sicilia: 13.237 tonnellate
  • Liguria: 11.103 tonnellate

Altre regioni come Campania, Abruzzo, Lazio e Lombardia contribuiscono con quantità più ridotte ma comunque significative.

Indicazioni Geografiche (Ig): aumentano di pari passo con la qualità

Aumentano le indicazioni geografiche registrate in Italia, che arrivano a 50. Un incremento che riflette una maggiore attenzione alla produzione di olio extravergine di qualità. Le giacenze di olio Ig sono aumentate leggermente rispetto al 2023, passando da 21,1 milioni di litri a 21,6 milioni di litri. Le principali Dop e Igp includono Terra di Bari, Val di Mazara, Sicilia e Toscano, che rappresentano il 75,9% della giacenza di olio Ig. Complessivamente, l’olio evo Dop/Igp costituisce il 10% dell’olio extravergine stoccato.

Il settore del biologico ha visto un incremento del 7,6% nelle giacenze rispetto al 2023, con un totale di 41.775 tonnellate al 29 febbraio 2024. Le regioni con le maggiori giacenze di olio biologico sono Puglia (41,8%), Toscana (13,1%), Sicilia (13,1%) e Calabria (11,2%).

La riduzione del 15,4% nelle giacenze di olio stoccato rispetto al 2023 è il risultato di una diminuzione generale in tutte le categorie di olio:

  • Olio extravergine di oliva: -14,1%
  • Olio di oliva lampante: -24,8%
  • Olio di sansa di oliva: -21,0%

Nonostante questa generale riduzione, la quantità di olio extravergine di oliva di origine italiana è aumentata dell’11% rispetto al 2023, raggiungendo le 143.356 tonnellate. Questo dato positivo evidenzia una crescente preferenza e produzione di olio extravergine di alta qualità nel paese.

Vuoi conoscere al meglio il mondo dell’olio e lavorare in questo settore? Scopri il master in Evo Field Management di Italian Food Academy, un percorso che ti insegnerà tutto ciò che c’è da sapere sull’olio, dalla produzione al marketing, dalla gestione dell’impresa alla vendita all’estero.

Vuoi avere maggiori informazioni sui nostri master e corsi?

it_IT

L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

💬 Serve aiuto?