Massimo Bottura e l’Osteria Francescana vincono il World’s 50 Best Restaurants 2018. Uno degli chef più apprezzati al mondo sale sul podio più ambito. E lo fa per la seconda volta, dopo che già nel 2016 aveva occupato quel posto scintillante.
Il ringraziamento di patron Bottura va, come è dìuopo in questi casi, a tutta la squadra.
Alla cerimonia di premiazione, tenuta al Basque Culinary Center di Bilbao, lo chef ha lasciato la sua personale riflessione sulla necessità di una Cucina più solidale, alla necessità di un cambiamento.
E a seguire, dopo Massimo Bottura, per questa edizione di World’s 50 Best Restaurants, El Celler de Can Roca, Girona (Spagna) e Mirazur, Menton (Francia).
In classifica, anche Niko Romito del Reale di Castel di Sangro, Massimiliano Alajmo de Le Calandre ed Enrico Crippa.
Con un risultato blindatissimo fino all’ultimo, gli oscar della gastronomia sono stati accolti con un grande favore di pubblico, non senza qualche detrattore, che ha non ha mancato di sollevare qualche dubbio sulla trasparenza del meccanismo di voto: 1.040 giudici tra giornalisti, chef, ristoratori ed esperti, divisi in 26 regioni, esprimono 10 preferenze a testa in base al proprio gusto, coprendo poco più di 20 Paesi nei cinque continenti.
Il successo italiano anche con Romito, Crippa e Alajmo.
L’Italia non poteva non distinguersi in questa manifestazione. Riflettori accesi per Massimiliano Alajmo con «Le Calandre», salito dal 29° al 23° posto, Niko Romito, con il «Reale», dal 43° al 36°, ed Enrico Crippa col suo «Piazza Duomo» ad Alba), passato dal 15° al 16° posto.
Vince anche un nuovo modo di concepire la Cucina.
Vince una nuova filosofia in Cucina, quella portata avanti da Bottura con i Refettori, le mense sociali aperte in tutto il mondo, nella consapevolezza che la “grande Cucina” è anche quella che sposa tematiche importanti, attuali e che non è più possibile rimanere ancorati a vecchi schemi, che la contingenza impone di guardarsi attorno.