DAL NOSTRO
FOODBLOG

Tokyo, città di stelle! Tra tavole francesi e ramen bar, ecco la meta gastronomica per eccellenza.

30 Novembre 2018
tokyo città stellata italian food academy
Contenuti

Michelin Tokyo 2019: è la metropoli giapponese, la città più stellata del mondo. Sono a quota 230 i ristoranti stellati nipponici e propongono cucine internazionali ovviamente.
Spiccano le tavole francesi, con il nuovo tristellato L’Osier, nel palazzo Shiseido e segue una new entry nel firmamento della gastronomia caratterizzata da un apprezzatissimo e famosissimo ramen bar e per non parlare dell’’Italia, che conferma alcune certezze consolidate.
Quella di Tokyo è ormai generalmente riconosciuta come la città tempio dell’Alta Cucina, con un primato assoluto che la vede al vertice, seguita da Parigi, con oltre 100 ristoranti stellati.
Merito della varietà di proposte di alto livello che coesistono in questa metropoli, secondo quanto sostenuto dal neodirettore delle guide Gwendal Poullennec.

Tokyo è ormai una meta gastronomica imprescindibile, l’ideale per chi vuole fare un viaggio anche di gusto, tra tradizioni e sapori internazionali, ed è per tutte le tasche.
Tra le novità di quest’anno vi è la stella per il ramen bar – Sobahouse Kinirohototogisu, un posto specializzato in ramen premiati con un macaron e che rappresenta un caso quasi unico al mondo. Ma tra le new entry nella Rossa prestigiosa, ci sono 3 nuovi bistellati e un tristellato, arrivando a 13 il totale dei ristoranti di questa categoria.

La cucina francese, con la sua tradizione classica e i numerosi locali di haute ciusine a Tokyo, resta al vertice, seguita dalla cucina cinese.
Tra le proposte più accattivanti di quest’anno, arriva Olivier Chaignon, chef de L’Osier a Chuo-Ku, nello stesso complesso di proprietà Shiseido, e con questo anche il bistellato Nabeno-Ism, che condivide l’ingresso tra gli indirizzi a due stelle con due sushi restaurant.

Nessuna nuova stella per la cucina italiana a Tokyo, ma si confermano nella lista Heinz Beck e Luca Fantin alla Ginza Tower di Bulgari. Tra le tavole Bib gourmand, invece, spunta il primo riconoscimento per un indirizzo specializzato in onigiri, l’Onigiri Asakusa Yadoroku.

Tokyo, città del food.

Foodcreation Guerrilla Restaurant from DRAWING AND MANUAL on Vimeo.

Vuoi avere maggiori informazioni sui nostri master e corsi?

Logo IFA

Accademia di Alta Cucina e Food Management

FOODBLOG

L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

💬 Serve aiuto?