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Uno snack da 59 dollari. Ecco le patatine più costose al mondo

20 Marzo 2017
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Sono state impacchettate in una confezione così elegante che sembra contenere gioielli. Solo a guardarla si ha l’impressione di essere di fronte ad una preziosità. Ed in realtà così è. Solo che non stiamo parlando di un orologio d’oro o di un collier, e nemmeno di orecchini o anelli in pietre preziose bensì di una preziosa confezione di patatine.

L’idea è venuta ad una birreria svedese, la St. Eriks, che ha realizzato le patatine più costose al mondo. Nella “luxury box” marrone con scritta dorata, ci sono 5 – sì, solo 5 – di queste chips e l’intera confezione ha un costo di ben 59 dollari.
Il perché di questo costo certamente insolito per una patatina chips, sta nel fatto che il prodotto è stato studiato dalla Swedish National Culinary Team, che ha messo assieme ingredienti rari che hanno decretato la preziosità dello snack.

Gli ingredienti rari delle patatine St. Eriks

Tra gli ingredienti rari utilizzati per produrre le patatine più costose al mondo, oltre alla birra dell’azienda svedese che ha avuto l’idea, anche i funghi giapponesi matsutake, le cipolle svedesi, le alghe delle Far Oer, tartufo nero e altri prodotti particolarissimi della Lapponia.

E pare che le 100 scatole uscite in commercio in edizione limitata, siano andate a ruba. Roba da intenditori, certo, che hanno saputo e fortemente voluto assaggiare le patatine gourmet, una raffinatezza per pochi fortunati palati.
A sentir dire chi ha avuto la possibilità di assaggiare lo snack di lusso, pare che siano anche le patatine più buone al mondo, un perfetto equilibrio di sapori sapientemente mescolati, in grado di esaltare anche il gusto delle birre – altrettanto preziose – con cui vengono abbinate.
Insomma, tutto perfetto per le patatine St. Eriks, unico neo: se pensate di organizzare una serata con film e patatine a casa vostra, bè forse fareste meglio a pensarci prima di mettere mano al portafogli!

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

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CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

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– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

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COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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