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Chef Awards 2017: la giuria del web

6 Giugno 2017
Chef Award 2017
Contenuti

Un evento food dedicato ai migliori ristoranti e chef italiani, con una particolarità ovvero la giuria è la voce del web: nasce così la rassegna “Chef Awards“, conclusasi qualche giorno fa all’Auditorium «La Verdi» di Milano e di cui ha parlato anche il Corriere della Sera in uno speciale che è possibile leggere qui.

Ad essere premiati sono stati 13 ristoranti su oltre 600 selezionati in tutta Italia secondo precisi criteri, quali la provincia in base al numero di abitanti, l’iscrizione ad almeno due portali di feedback, un attivo di almeno 50 recensioni e la comparazione delle percentuali ottenute in almeno due portali.

Chef Awards 2017 con Andrea Mainardi per testimonial

A fare da testimonial alla serata, presentata da Paolo Ruffini, è stato lo chef Andrea Mainardi, direttamente dalle trasmissioni La Prova del Cuoco e FoxLife, che è intervenuto nel corso di una manifestazione scandita da tanti momenti: premiazioni, food experience, show cooking e tanti ospiti d’eccezione.

Gli ospiti

Presenti alla rassegna, lo chef Bruno Barbieri e la food blogger Chiara Maci, mentre il main sponsor è stato Groupon, che ha lanciato un’iniziativa solidale a favore di Azione contro la fame.
Per ogni coupon venduto nel mese di maggio, sarà donato 1 euro all’organizzazione umanitaria che combatte la malnutrizione nel mondo.

I premi di Chef Awards 2017

Il premio principale è andato a Enrico Cerea e al suo ristorante “tristellato” Da Vittorio a Brusaporto (Bg), il più amato in assoluto dal web. A lui si deve la cena preparata in occasione della scorsa visita dell’ex presidente degli Stati Uniti Obama in Italia.

Il premio come migliore chef Under 30 è andato a Dario Pisani del ristorante Tre Cristi di Milano. A soli venticinque, questo ragazzo ha un curriculum invidiabile: un diploma alla scuola internazionale di cucina Alma, le esperienze nelle cucine di Enrico Crippa e Carlo Cracco.
La migliore chef Donna è invece Simona De Castro, del ristorante Monticelli Saperi e Sapori di Campobasso.
E poi ancora un elenco di professionisti del mondo dell’alta cucina premiati dalla giuria del web:

  • Migliore Chef over 30: Fabio Molinari
  • Miglior Pastry Chef: Domenico Francone
  • Miglior Chef Sostenibile: Simone Ciccotti
  • Miglior Chef Arte & Creativo: Davide Pezzuto
  • Miglior Chef Rivelazione: Luca Gragnano
  • Miglior Chef Innovativo: Lorenzo Cogo
  • Miglior Chef Bio: Luca Cavallini
  • Miglior Chef Tradizione: Sandro e Maurizio Serva
  • Miglior Chef Digital & Social: Antonino Montefusco
  • Special Award: Fabrizio Tesse

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In copertina lo chef Enrico Cerea in una foto da www.fomm.it

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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