DAL NOSTRO
FOODBLOG

Pro e contro del Bimby, da tutti i punti di vista

9 Giugno 2016
Tutti i pro e i contro del bimby
Contenuti

Non è più solo un utensile da cucina, ormai il Bimby è per antonomasia “il robot” con cui cuocere, tritare, frullare, mescolare, impastare ogni tipo di cibo, dagli antipasti al gelato, passando per la pasta fatta in casa e le salse. Ha reso la pratica della cucina molto più semplice: è sufficiente versare gli ingredienti nel recipiente, impostare il programma giusto e premere il pulsante di avvio. E dopo qualche minuto potete servire in tavola.

La maggior parte dei Bimby-addicted sono persone che non hanno molto tempo da dedicare ai fornelli, oppure che non hanno mai potuto o voluto imparare a cucinare dalle loro madri. Tipologia donne in carriera, desiderose di emanciparsi dagli stereotipi femminili italici, oppure uomini andati a vivere da soli che si sono stancati di cenare fuori tutte le sere, e di soffrire di gastrite cronica.

Insomma, il Bimby è diventato la testa di ponte della culinaria automatizzata, un po’ quello che già la lavatrice ha fatto decenni or sono per la biancheria di casa.
Vediamo insieme i principali punti a favore e a sfavore di questa tecnologia.

PRO

Velocità
Semplicità d’uso
Versatilità
Perfetto per chi non sa cucinare
Particolarmente indicato per preparare pappe e omogeneizzati
Un solo tegame da lavare

CONTRO

Costo (intorno ai 1000 euro)
Bisogna reimparare a cucinare (necessità di un breve periodo di apprendistato)
Quantitativi limitati (con una famiglia numerosa il cestello non è sufficiente)
Ingombro (in cucine già affollate di utensili)
Sapori omologati (eufemismo per dire “piatti”)

Il seguitissimo blog Gingerandtomato.com ha svolto un sondaggio tra i suoi lettori. La domanda era: siete favorevoli o contrari all’uso del Bimby?

Ecco le risposte:
53% – Sì, totalmente. È un accessorio fondamentale per il vivere moderno.
23% – No, per niente! Chi ama la cucina, odia il Bimby.
18% – Non l’ho mai utilizzato, ma mi incuriosisce.
6% – Non so convinto
Totale votanti: 2.635

E per farvi un’idea ancora più precisa ecco alcuni commenti raccolti nei forum femminili.

“Valido se vai a vivere per la prima volta da solo, non compri niente e fai tutto con il Bimby. Ma in una casa dove hai già microonde, planetaria e robot da cucina direi che è proprio inutile”.
Vanessa

“Trovo che sia molto utile per chi come me fa una cucina di base, semplice e con pochissimo tempo a disposizione”.
Francesca

“È vero che i migliori ristoranti usano il Bimby, ma viene usato per preparare salse, pastorizzare salse a base uova o preparare passati, gelatine, granite di frutta o verdura”.
Davide

“È vero costa tanto, ma con il tempo ripaga con l’economia e con prodotti fatti in casa. Non compro più le salse pronte, il dado, lo yogurt ecc. I miei figli mi hanno già detto che quando usciranno di casa vorranno un Bimby da portare con loro… Certo che iniziare a vivere da solo è più facile se hai il Bimby”.
Ana

“Il Bimby logora chi non ce l’ha…”
Ileana

“Poi qualcuno mi deve ancora spiegare come si possa ammortizzare il costo di mille eurini… cuocendo con l’energia elettrica invece che con il gas :-)”
Fiorella

“Fidatevi, se cominciate ad usarlo non lo mollate più. Io me lo porto pure in vacanza”.
Maurizia

“La cosa incredibile è che alcune si vantano pure di usarlo. “L’ho fatto con il Bimby in 10 minuti”. Vantarsi della tecnologia acquistata… non saprei neanche come definire questa devianza mentale”.
Vic

Come potete vedere il Bimby è uno di quegli argomenti che polarizza le opinioni in due fazioni opposte e diversamente agguerrite. Speriamo che con questo articolo siate riusciti a farvi una vostra idea personale circa questo strumento da cucina.

Fonti:
spigoloso.com
gingerandtomato.com

Vuoi avere maggiori informazioni sui nostri master e corsi?

Logo IFA

Accademia di Alta Cucina e Food Management

FOODBLOG

L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

💬 Serve aiuto?