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Corso in Ghost Kitchen? Ecco come cambia il mondo della ristorazione

17 Dicembre 2020
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Contenuti

Cambiano le abitudini sociali e cambia il settore della ristorazione. La pandemia ha costretto anche il mondo della cucina a sfoderare nuove idee e iniziative per continuare ad esistere e a resistere.
Nasce, così, il concetto di ghost kitchen, un nuovo modo di consumare cibo a casa con piatti realizzati da importanti chef.
Si tratta di un modo rivoluzionario di vivere l’esperienza food, che ha cambiato lo scenario, portando piatti gourmet nelle case di tutti grazie a una cucina pensata appositamente per la preparazione di pasti a domicilio di un certo livello.
Il concetto di ghost kitchen nasce da due esigenze diverse: da un lato quella della ristorazione di reinventarsi e non scomparire, con tutte le conseguenze economiche per i produttori di eccellenza e delle filiere del settore agroalimentare, dall’altro l’esigenza dei food lover e di chi non vuole rinunciare, a causa dell’epidemia o per altre ragioni, di vivere una straordinaria ed esclusiva esperienza food. O semplicemente la voglia, da parte di famiglie e coppie, di festeggiare occasioni importanti, condividendo un momento di convivialità a casa, con un pranzo o una cena che ne sappia sottolineare l’importanza.

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Cos’è la ghost kitchen?

Insomma, la ghost kitchen è una cucina in cui si realizzano piatti superbi con ingredienti freschi, che fa consegne solo a domicilio, ma non ha una sala. In questo modo, l’imprenditore può contenere le sue spese alla sola cucina e consegna dei piatti, i clienti possono continuare a gustare in sicurezza e comodità ricette gourmet.
I piatti vengono ordinati telefonicamente a un addetto della ghost kitchen, per poi essere consegnati a domicilio. In questo procedimento, ovviamente, viene osservato un severo protocollo di misure per limitare i contatti ed evitare eventuali contagi. Il cliente paga solo a consegna effettuata, in contanti o con POS.

Le altre formule ristorative “smart” della ristorazione.

Non solo Ghost Kitchen. Il settore ristorativo cambia a tal punto e si adegua allo stato delle cose, da far nascere tante altre forme smart legate alla cucina. Basti far riferimento ai dati del settore del food delivery, che nel 2019 ha generato un fatturato mondiale pari ad oltre 107 miliardi di dollari, con un aumento del 56% rispetto all’anno precedente.
Oltre al settore delle consegne a domicilio, si fanno più evidenti quelle del:

  • food delivery
  • e-commerce
  • dark kitchen
  • cloud kitchen o virtual kitchen (cucine da affittare come co-working per avviare la propria impresa di ristorazione basata sul food delivery).

Insomma, soprattutto e a partire da Milano, da sempre città di tendenza in ambito food, fioccano i laboratori attrezzati, di circa 15 metri quadri e piazzati nelle zone più strategiche della città, che vengono affittati per avviare uno o più brand di ristorazione fatta solo con il delivery.

I vantaggi di una Ghost Kitchen.

I vantaggi nell’avviare un progetto di Ghost Kitchen sono presto detti:

  • abbattimento dei costi (affitto per ampi spazi, sala consumazioni, arredamento ed allestimento, personale per il servizio ai tavoli, pulizie delle stoviglie, consumabili, ecc)
  • semplificazione della gestione
  • bassi canoni di locazione: nessuna necessità di avere un fronte strada, delle vetrine e richieste di key money.
  • ottimizzazione delle risorse e dell’organizzazione del lavoro in cucina
  • basso rischio di impresa
  • possibilità di aumentare gli investimenti in macchinari ed attrezzature all’avanguardia per la cucina
  • per il cliente: alta qualità dell’offerta e prezzi vantaggiosi

Per avviare un’attività di ghost kitchen è necessario avere una solida formazione non solo in ambito strettamente culinario e gastronomico, ma anche commerciale, legale e comunicativo. Bisogna conoscere i protocolli per l’imballaggio, la conservazione e il trasporto dei cibi.

Italian Food Academy organizza un corso in Ghost Kitchen per chiunque volesse intraprendere un progetto di questo tipo nel settore ristorativo.
Il corso prevede lo studio delle seguenti tematiche:

  • La nuova tendenza: ristoranti digital;
  • Analisi della clientela e differenziazione del menù;
  • Dallo chef a domicilio al catering per eventi
  • La modernizzazione in epoca Covid e la ricostruzione
  • L’analisi di mercato
  • I protocolli di sicurezza
  • Gli spazi e il personale
  • L’analisi dei costi
  • Food cost
  • La rete di comunicazione e marketing
  • I servizi di delivery

Per saperne di più, basta contattare l’ente, cliccando qui, e compilando l’apposito form.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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