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Food Trend 2025: cosa mangeremo nel nuovo anno

2 Gennaio 2025
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Contenuti

Quali saranno le tendenze culinarie che definiranno il 2025? Dopo un anno ricco di fenomeni come l’estetica tradizionalista, il “swicy” (un mix di dolce e piccante) e l’ossessione per i sottaceti, il 2025 promette una fusione tra comfort e innovazione, soddisfacendo il desiderio di sapori familiari ma al contempo sorprendenti. Ecco uno carrellata di food trend che domineranno la scena culinaria.

Tutti pazzi per i cibi del buonumore

In tempi di incertezza sociale e politica, i consumatori cercano cibi che migliorino l’umore. Il 2025 vedrà un’evoluzione di questa tendenza, con ingredienti che vanno oltre le tradizionali pizze e patatine. Botaniche come la citronella e il bergamotto, con le loro proprietà calmanti, saranno protagoniste. Al tempo stesso, sapori più audaci come cioccolato al peperoncino calabrese e sale affumicato offriranno esperienze stimolanti.

La rinascita dei ravioli

I ravioli e i loro “cugini” globali vivranno una vera e propria rinascita nel 2025. Da pierogi di patate dolci ai wonton ripieni di coda di bue, le infinite possibilità di personalizzazione rendono questi piatti irresistibili. Questa tendenza conquisterà sia i social media che i menu dei ristoranti, grazie alla loro capacità di mescolare tradizione e innovazione. Ravioli, pupusas e paste ripiene saranno sempre più presenti nelle cucine di tutto il mondo.

La rivoluzione del Tè

Il tè sarà più che una semplice bevanda nel 2025: diventerà un ingrediente versatile per dolci, cocktail e ricette salate. Miscele come rooibos, Earl Grey e infusi floreali a base di camomilla e ortica offriranno sapori raffinati e aromatici. Aspettiamoci di vederli protagonisti in pasticcerie, concentrati e perfino bevande frizzanti.

Il ritorno del melone

Il 2025 sarà l’anno del melone, reinterpretato in modi innovativi e sostenibili. Dai meloni antichi agli insoliti cucamelon, queste varietà offriranno un’ampia gamma di colori, sapori e texture perfette per Instagram. Le bucce di melone, ad esempio, saranno utilizzate per guarnire cocktail o aggiungere un tocco creativo ai taglieri.

L’autentica cucina messicana

La cucina messicana riceverà finalmente l’attenzione che merita. Piatti tradizionali come la cochinita pibil e bevande come il café de olla conquisteranno i palati di tutto il mondo, grazie alla loro capacità di combinare sapori intensi e un senso di familiarità. La curiosità per ingredienti meno conosciuti spingerà i consumatori a esplorare ancora di più questa cucina ricca di storia e cultura.

Un anno di innovazione e sostenibilità

Il 2025 sarà un anno entusiasmante per gli appassionati di cibo. Tra ingredienti sostenibili, reinterpretazioni di piatti classici e nuove fusioni, il mondo culinario non mancherà di sorprenderci. Queste tendenze non sono solo mode passeggere, ma un riflesso dei cambiamenti nei gusti e nelle priorità dei consumatori moderni.

Snack con storytelling

Negli Stati Uniti, il mercato degli snack si evolverà ulteriormente, puntando su prodotti con un forte richiamo etnico e una narrazione accattivante. Questa tendenza potrebbe avere un impatto anche in Italia, come dimostra la recente acquisizione di Mars, che spingerà verso snack sempre più diversificati e culturalmente rilevanti.

La croccantezza come parola d’ordine

Dai cereali per la colazione alla granola, passando per chips vegetali e legumi disidratati, il trend della croccantezza continuerà a conquistare i consumatori. Anche in Italia, marchi storici stanno rilanciando prodotti innovativi per soddisfare la domanda crescente di snack croccanti e salutari.

Acque funzionali e proteine al centro

Un trend in forte espansione riguarda le acque arricchite con proteine, antiossidanti ed elettroliti. Questo settore, già popolare negli Stati Uniti, sta prendendo piede anche in Italia. Dalle bevande arricchite agli snack, il mercato delle proteine continua a svilupparsi per rispondere alla crescente domanda di alimenti che combinano gusto, salute e funzionalità.

Packaging compostabile

L’attenzione alla sostenibilità passa anche attraverso il packaging compostabile. Partita dall’Europa, questa tendenza sta influenzando le aziende a livello globale, spingendole verso soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale.

Lievito madre

Il lievito madre, rinato durante la pandemia, continuerà a essere protagonista sia in cucina che sugli scaffali dei supermercati. In Italia, molti marchi stanno puntando su questo ingrediente per creare prodotti innovativi, che spaziano dalla pizza ai dolci.

Plant-Based acquatico

Ingredienti come alghe, lenticchie d’acqua e muschio marino stanno aprendo nuove strade nel settore dei prodotti a base vegetale. Questi alimenti sostenibili e ricchi di nutrienti si stanno affermando come alternative valide e innovative.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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