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Olio extravergine di oliva: la rivoluzione verde tra tradizione e innovazione

18 Aprile 2024
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Contenuti

Pilastro della dieta mediterranea e simbolo dell’agricoltura italiana, l’olio extravergine di oliva rappresenta un prodotto cardine dell’economia del Paese.

Il settore olivicolo sta vivendo una trasformazione radicale, equilibrando sapientemente innovazione e tradizione e con aziende che stanno adottando tecnologie avanzate e strategie di marketing sofisticate per valorizzare il prodotto e il territorio di origine, rafforzando al contempo la loro presenza sui mercati anche internazionali.

Un settore in evoluzione, quello legato all’oro verde, che oggi punta molto al rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione del patrimonio culturale, e che presenta tante  opportunità per crescere e innovare.

La filiera dell’olio extravergine di oliva

La filiera dell’olio extravergine di oliva inizia dalla selezione delle varietà di olive più adatte al terreno e al clima locale, passando per la cura degli oliveti fino alla raccolta delle olive al momento ottimale di maturazione. La spremitura deve avvenire entro poche ore dalla raccolta per garantire la freschezza e le proprietà organolettiche dell’olio. Ogni fase del processo è essenziale per definire la qualità dell’olio finale.

Innovazioni nel processo produttivo

Le tecnologie innovative stanno rivoluzionando il modo in cui l’olio viene prodotto. Ad esempio, sistemi di raccolta meccanizzati riducono il tempo tra la raccolta e la spremitura, mentre software avanzati aiutano nella gestione agronomica degli oliveti, ottimizzando l’uso di risorse come acqua e fertilizzanti. Metodi di spremitura a freddo migliorati e tecniche di filtrazione avanzate conservano meglio le qualità nutrizionali e organolettiche dell’olio.

Numerosi sono i progetti dedicati al rinnovamento e alla valorizzazione degli oliveti tradizionali attraverso l’introduzione di tecniche che migliorano l’efficienza produttiva e riducono i costi operativi, attraverso il recupero degli oliveti esistenti, ma anche con l’espansione della produzione tramite la creazione di nuovi impianti, sia intensivi che super intensivi. Questi ultimi utilizzano varietà di olive italiane che hanno dimostrato una particolare adattabilità a questi metodi di coltivazione, permettendo così una rapida messa a frutto e una gestione efficiente delle nuove piantagioni.

L’importanza dell’olio evo per la salute

Negli ultimi anni, l‘olio extravergine di oliva ha guadagnato attenzione non solo per il suo ruolo nella dieta mediterranea, ma anche per le sue proprietà salutari, inclusi potenziali benefici antitumorali. Numerosi studi hanno esplorato come i polifenoli, sostanze naturalmente presenti nell’olio extravergine di oliva, possano avere effetti antiossidanti e antinfiammatori, contribuendo alla prevenzione di alcune forme di cancro. Questo lo rende un alleato prezioso non solo per gli adulti, ma anche per fasce più sensibili della popolazione come i bambini, gli anziani e le donne incinte. Integrare l’olio extravergine di oliva nella dieta quotidiana può quindi rappresentare un valido sostegno per mantenere e promuovere la salute a tutte le età.

Rispetto della tradizione e valorizzazione del territorio

Nonostante l’adozione di tecnologie avanzate, molte aziende rimangono fedeli alle tradizioni, integrando le nuove pratiche senza snaturare l’essenza del prodotto. La valorizzazione del territorio è fondamentale, con aziende che promuovono la biodiversità e praticano l’agricoltura sostenibile per preservare il paesaggio e le risorse naturali.

La comunicazione e la promozione dell’olio extravergine di oliva

La narrazione dell’olio extravergine di oliva è diventata un elemento chiave nelle strategie di marketing. Le aziende sono sempre più attive nel raccontare la storia del loro olio, dall’origine delle olive alla filosofia produttiva, utilizzando canali digitali e social media per raggiungere un pubblico globale. Eventi di degustazione e collaborazioni con chef rinomati sono solo alcuni degli strumenti usati per aumentare la visibilità del prodotto.


L’Importanza della formazione nel management delle imprese olearie: Il Master in EVO Field Management di Italian Food Academy

Nel dinamico settore delle imprese produttrici di olio extravergine di oliva, la formazione specifica nel management assume un ruolo cruciale. A fronte di un mercato sempre più competitivo e di una crescente necessità di sostenibilità e innovazione, la preparazione professionale nel management diventa essenziale per chi desidera eccellere in questo campo.

Il Master in EVO Field Management, offerto dall’Italian Food Academy, rappresenta una risorsa preziosa per chi è determinato a intraprendere o avanzare in una carriera nel settore oleario. Questo programma di studi è disegnato per fornire agli studenti una comprensione profonda e applicata di tutte le fasi della produzione dell’olio extravergine di oliva, dall’olivicoltura fino alla commercializzazione e gestione del prodotto finito.

Perché scegliere il Master in EVO Field Management

  1. Conoscenze approfondite: il master offre moduli dettagliati che coprono argomenti come la gestione agronomica degli oliveti, le tecniche di estrazione dell’olio, e le strategie di marketing e vendita specifiche per l’olio extravergine di oliva. Questo permette ai partecipanti di acquisire competenze specialistiche, cruciali per gestire con successo le aziende olearie.
  2. Competenze pratiche: attraverso laboratori, visite in azienda e sessioni pratiche, gli studenti hanno l’opportunità di trasformare la teoria in pratica. Questo aspetto è fondamentale in un settore dove la qualità del prodotto e l’efficienza dei processi produttivi possono significativamente beneficiare dall’esperienza diretta.
  3. Rete professionale: frequentare il master permette di costruire una rete di contatti con professionisti del settore, docenti esperti e altri studenti che condividono gli stessi interessi professionali. Questo network può rivelarsi un vantaggio significativo nel mondo del lavoro, apportando opportunità di collaborazione e sviluppo professionale.
  4. Sviluppo delle capacità manageriali: oltre alla competenza tecnica, il master pone enfasi sullo sviluppo delle capacità manageriali, come la leadership, la gestione del personale, la pianificazione strategica e la gestione finanziaria. Queste competenze sono essenziali per chi aspira a ruoli di responsabilità all’interno delle aziende.
  5. Adattabilità e innovazione: il corso prepara i professionisti a essere flessibili e innovativi, capacità necessarie per navigare le sfide del mercato globale e per implementare pratiche sostenibili e responsabili all’interno delle loro operazioni.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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