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Franco Aliberti: la Cucina Circolare, una necessità oltre la tendenza

26 Giugno 2024
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Rappresenta una rivoluzione nel mondo gastronomico, un approccio necessario  che va oltre le mere tendenze e affronta una delle sfide più critiche del nostro tempo: la sostenibilità. La Cucina Circolare è la risposta alla riduzione degli sprechi, uno stile culinario che, ottimizzando le risorse, crea un sistema alimentare più equo e sostenibile. Nel contesto attuale, in cui la consapevolezza ambientale sta crescendo, questo tipo di cucina assume un ruolo fondamentale, non solo per ridurre l’impatto ambientale, ma anche per promuovere uno stile di vita più consapevole e responsabile.

Tra i principali esponenti della cucina circolare in Italia, Franco Aliberti si distingue per la sua dedizione alla sostenibilità e per il suo impegno a ridurre gli sprechi alimentari. La sua carriera è un viaggio che attraversa alcune delle cucine più prestigiose del mondo, ma sempre con un occhio attento alla terra e ai suoi frutti.

La cucina circolare, come promossa da Franco Aliberti, non è solo una tendenza passeggera, ma una necessità per un futuro sostenibile. La sua dedizione alla riduzione degli sprechi e all’ottimizzazione delle risorse rappresenta un esempio da seguire in un mondo che ha bisogno di ripensare il proprio rapporto con il cibo e l’ambiente. Con il suo impegno e la sua passione, Aliberti ispira  una cucina più etica e sostenibile.

Ha iniziato a coltivare la sua passione per la cucina fin da ragazzo, ispirato dalla madre che gli ha trasmesso l’amore per la terra e i suoi prodotti. “Coltivare la terra, gustarne i frutti appena colti, prepararne conserve sono ricordi d’infanzia che custodisco gelosamente,” racconta Aliberti, che, soli 14 anni, ha iniziato a lavorare in piccole rosticcerie e pasticcerie, per poi trasferirsi a Salsomaggiore Terme per seguire l’Istituto Alberghiero.

Chef franco Aliberti: un docente d’eccezione per un percorso di eccellenza

Il percorso professionale di Aliberti è costellato di esperienze significative: dal lavoro con Alain Ducasse a Parigi alla collaborazione con Massimo Spigaroli all’Antica Corte Pallavicina, fino all’importante esperienza con Massimiliano Alajmo a Le Calandre di Padova. Ha anche lavorato con Gualtiero Marchesi sia a Erbusco che a Milano.

Un’altra tappa fondamentale è stata la sua collaborazione con Massimo Bottura all’Osteria Francescana, dove ha affinato ulteriormente la sua arte nella pasticceria e maturato il desiderio di aprire un ristorante tutto suo. Così, nel 2014, è nato “Evviva – dolci e cucina a scarto zero” a Riccione, un progetto che incarnava pienamente la sua filosofia di cucina circolare.

Aliberti ha sempre creduto nella necessità di una cucina che riduca al minimo gli sprechi e ottimizzi le risorse. La sua filosofia etica e sostenibile è entrata a far parte del ristorante Tre Cristi a Milano, dove ha portato avanti un progetto che unisce alta cucina e sostenibilità. 

La sostenibilità è sempre stata al centro della mia cucina e della mia vita perché sono convinto che chi fa sostenibilità deve farla a 360 gradi. Nel quotidiano, cerco di utilizzarla sfruttando e migliorando la mia sensibilità, rallentando in una società dove tutto è più veloce. E questo mi permette anche di osservare meglio quello che accade. Stimola, inoltre, la sensibilità nella ricerca dell’ingrediente, della stagionalità del piccolo produttore; e non solo, nel quotidiano in casa, aiuta nella gestione della spesa, nella programmazione, nell’attivare anche quei sensi, quali olfatto, vista, tatto, che ti permettono di utilizzare, prima, un ingrediente che deperisce e, quindi, migliorare sempre di più la sensibilità nei confronti di tutto ciò che c’è al di fuori della nostra vita rispettandolo al 100%”.

Nel 2021, Aliberti ha seguito l’apertura del ristorante gourmet Anima e dell’osteria Contemporanea e Urban Garden Bar Vertigo firmati Enrico Bartolini. Tuttavia, eventi personali, come la nascita di suo figlio Filippo, lo hanno portato a riflettere su un modello di lavoro più sostenibile per sé e per la sua famiglia. “Oggi sogno ancora di più, la mia passione per la cucina e la pasticceria è sempre più forte,” afferma Aliberti, che ora si dedica a sensibilizzare le persone sull’importanza di azzerare lo spreco alimentare e di adottare abitudini sane per il pianeta. Il lavoro di Franco Aliberti è stato riconosciuto con numerosi premi: nel 2010 è stato nominato Miglior Chef Pasticcere per la Guida Identità Golose e nel 2011 per la Guida ai Ristoranti d’Italia de Il Sole 24 Ore. Nel 2012 ha ricevuto il premio come Miglior Chef Under 30 dalla Guida Identità Golose. Nel 2019 è stato premiato come Miglior Tavola di Milano durante l’evento Golosaria e agli Awards 2019 di Food & Travel Italia è stato nominato Chef emergente dell’anno. Il ristorante Tre Cristi Milano è stato menzionato nella guida Michelin 2020 come Cucina di Qualità.

Franco Aliberti è il docente del Corso di Cucina Circolare organizzato da Italian food Academy, un’iniziativa innovativa che mira a promuovere la sostenibilità in cucina. Questo corso, rivolto a chef professionisti e appassionati, si focalizza sull’utilizzo integrale degli ingredienti per ridurre gli sprechi alimentari. I partecipanti impareranno tecniche avanzate per trasformare ogni parte degli alimenti in piatti deliziosi e nutrienti, valorizzando sia la cucina tradizionale italiana che le nuove tendenze culinarie. Il programma include lezioni pratiche, workshop e momenti di approfondimento teorico sulla sostenibilità e l’economia circolare. Un’opportunità unica per acquisire competenze all’avanguardia e contribuire a un futuro più sostenibile.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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