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Cromocucina: il colore degli alimenti che aiuta l’umore

26 Ottobre 2022
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In pochi conoscono la Cromocucina, ma ciò che banalmente si può asserire è che ci sono giorni in cui siamo attratti da colori differenti nel mangiare e che questo è un chiaro segnale dell’impatto del cibo sulla
nostra psiche, sul nostro stato d’animo e sulla nostra salute: i colori possono influenzare la percezione del cibo e soprattutto l’appetibilità di un piatto. Ogni alimento possiede una propria specifica valenza cromatica e i colori delle pietanze ci forniscono informazioni sulla loro qualità e freschezza, influenzando il nostro approccio ad esse e quindi le nostre scelte.

La Cromocucina studia l’effetto che le vibrazioni dei colori dei cibi hanno sulle persone e l’impatto del cambiamento delle abitudini cromatiche in cucina, concentrandosi dunque sul risvolto psicologico.
Considerandosi vero che il cervello in primissima battuta elabora quello che vede, allora è chiaro che ciò che gli appare dovrà spingerlo alle successive azioni di annusare ed assaggiare; in questo processo, il colore è un elemento fondamentale di decisione.

Il colore assume un certo spessore d’importanza anche per quanto concerne l’utilità connessa in rapporto al nostro organismo; infatti, ad ogni singolo colore corrisponde uno specifico beneficio.
Indagini di questo tipo fanno parte del campo sperimentale della cromoterapia: una pratica che studia l’importanza e l’uso dei colori nelle reazioni comportamentali dell’essere umano.
Adattata a molti campi di studio, questa scienza si applica dunque anche all’alimentazione.
La risultante dell’indagine cromoterapica sul cibo è una dieta ben bilanciata e sicuramente ipocalorica conosciuta come cromodieta; in base a questa i nutrizionisti raccomandano di variare il consumo giornaliero di frutta e verdura secondo i cinque colori essenziali.
Il rosso aumenta il battito cardiaco e la frequenza respiratoria, stimolando l’attività nervosa ma in quantità eccessive, può creare stati di ansia e di agitazione, quindi va usato in dosi appropriate! Fragole, pomodori,
ravanelli, uva rossa, melograno e ciliegie. ci rivitalizzano! Nello specifico, i cibi rossi sono molto ricchi di vitamina C che favorisce la produzione di collagene, stimola le difese immunitarie e rafforza i vasi sanguigni; hanno inoltre proprietà antiossidanti e la capacità di prevenire tumori e patologie cardiovascolari. Gli alimenti rossi sono stimolanti, anche per l’appetito… da non mangiare quindi se si è a
dieta.
Naturale e sano, il verde è il colore della clorofilla, che è alla base della vita delle piante e della loro capacità di generare ossigeno al posto dell’anidride carbonica. La clorofilla delle verdure somiglia a
un’emoglobina vegetale: vanta proprietà antianemiche e purificatrici del sangue, tonifica il cuore, regola il colesterolo, annienta le tossine e aiuta a cicatrizzare; inoltre, è stato dimostrato che i cibi verdi possono
calmare l’emicrania. Il cibo di colore verde, se mangiato velocemente è in grado di dare stabilità e calmare la voracità.

Toglie l’appetito e lo stimolo a cibarsi ed è esattamente il contrario del rosso. Il blu è associato al colore della morte e questo è il motivo per cui alcuni diete finalizzate a perdere peso suggeriscono di posizionare il cibo su un piatto blu. Non a caso si fa molta fatica a trovare cibi di questo colore in natura e infatti, una delle poche eccezioni è rappresentata dai mirtilli che in realtà sono una sfumatura di viola. Dove trovare il viola in cucina? Nelle melanzane, nei mirtilli, nelle cipolle rosse, nelle bacche come il sambuco, nel ribes, nell’uva nera: più è scuro il colore, più alto sarà il suo contenuto di antiossidanti e nutrienti. Oltre alle spiccate proprietà anti-aging e antinfiammatorie, i cibi viola agiscono positivamente sulla circolazione sanguigna, contribuiscono alla prevenzione di malattie cardiovascolari, migliorano la memoria e abbassano il colesterolo cattivo.

Nelle varie fasi di evoluzione di un prodotto ortofrutticolo viene associato a qualcosa che si trova in una fase in cui è maturo a sufficienza. Secondo gli studi, il colore giallo produce livelli considerevoli di ormoni della felicità stimolando l’appetito e il buonumore; d’altronde, la cromoterapia descrive il giallo come il colore responsabile di energia, calore, dinamicità, creatività e concentrazione. Gialle sono le patate, le banane, i limoni, le mele, le pesche, lo zenzero, lo zafferano: alimenti adatti a disintossicare il fegato e la cistifellea, e quindi anche a depurare l’organismo in generale; hanno inoltre tutti un contenuto blandamente acido e questo mantiene in efficienza il sistema digerente. È stato inoltre appurato
che i cibi gialli possono aumentare la concentrazione; dunque, rappresentano utilissimi alleati da introdurre nella propria dieta durante periodi di studio o di particolare impegno mentale al lavoro.

Ai cibi gialli sono affiancati per stesse proprietà i cibi di colore arancione; la frutta gialla e arancione è ricca di carotenoidi e il più famoso è il betacarotene, il punto di partenza nell’organismo per la formazione della vitamina A, buona per la vista, la pelle, le ossa e il sistema immunitario. 
Semplice e puro, il bianco viene associato a concetti di semplicità, purezza ed essenzialità, richiama alla memoria il latte materno e quindi il bambino.
Gli alimenti bianchi hanno forti capacità depurative, antiossidanti e antinvecchiamento, ma non solo. Candidi i cavolfiori e le cipolle, l’aglio e i porri: sono accomunati dalla presenza di composti solforati,
indagati in campo oncologico per la prevenzione dei tumori. Uno studio famoso nell’ambiente scientifico è stato condotto dall’Università olandese di Wageningen ed è stato evidenziato che su ventimila adulti, il rischio di ictus è dimezzato nelle persone che non si fanno mancare una quantità elevata di frutta e verdura bianche, dalla polpa dell’uva alle mele.
Assumendo quotidianamente porzioni di ogni fascia di colore, otteniamo un apporto completo del fabbisogno giornaliero dei nutrienti essenziali per la nostra salute, ma utilizzare almeno due o tre colori diversi al giorno è un ottimo inizio. È sempre buona regola usare frutta e verdura di stagione, per cui nel periodo invernale si può sfruttare il bianco del cavolfiore e l’arancio degli agrumi oppure il viola del cavolo cappuccio. Adesso che hai imparato a conoscere i segreti dei cibi colorati, crea la tua tavolozza di alimenti e riempi i tuoi piatti di colori, dal viola al giallo, dall’arancione al verde, per una tavola arcobaleno ricca di gioia, sapore e benessere.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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