DAL NOSTRO
FOODBLOG

Dolce e salato. Il gustoso ‘ossimoro’ della frittura ascolana

16 Settembre 2023
olive-ascolane-origini-italian-food-academy
Contenuti

Un tripudio di gusto e di irresistibile croccantezza. Se parliamo della frittura ascolana i sensi si risvegliano per tuffarsi in un’esperienza che coccola la vista e il palato.

Questo piatto tipico della città di Ascoli Piceno, situata nel cuore delle Marche, unisce tradizione, storia e sapori.

Ma qual è l’origine della Frittura Ascolana?

Le sue radici risalgono a tempi lontanissimi, praticamente all’antica Roma, dove famose erano le olive in salamoia, che costituivano il pasto di tutti i giorni dei legionari romani. Bisognerà attendere il 1800 per avere le olive ascolane come le conosciamo oggi.

La leggenda racconta che i cuochi delle nobili famiglie originarie di Ascoli Piceno inventarono il ripieno delle olive ascolane con la carne in eccesso, per evitare lo spreco di cibo.  Si dice che la ricetta sia stata creata da un giovane cuoco nel XV secolo, che avrebbe inventato questa delizia per impressionare una nobildonna ascolana.

Nel 1849, poi, pare che Garibaldi, mentre si trovava ad Ascoli e dopo aver assaggiato le olive, ha iniziato a coltivare delle piante di olivo avute in regalo da un suo amico, a Caprera.

Una delle leggende più affascinanti riguardanti l’origine delle olive farcite, narra di una giovane servitrice che, mentre cucinava le olive, accidentalmente cadde in un sonno profondo. Durante il suo sonno, un angelo apparve e le insegnò come farcire le olive con carne e spezie, trasformandole così nell’iconica prelibatezza che conosciamo oggi.

Ma la frittura ascolana non è composta dalle sole, sia pur famosissime ormai, olive ripiene di carne macinata e avvolte da una croccante panatura, fatta con uova, farina e pangrattato. 

In un connubio insolito ma anche tanto apprezzato, appaiono i cremini, piccoli tocchetti di crema dolce fritta dalla forma cubica o a losanga, serviti in modo diverso a seconda della città in cui ci si trova e che spesso contengono, all’interno dell’impasto con cui vengono preparati, qualche goccia di liquore all’anice. 

Pare che l’aroma dolciastro serva a smorzare il retrogusto amarognolo delle olive ascolane, spesso accompagnate da altre verdure fritte. 

Il dolce, l’amaro, il salato si sposano in un profumatissimo e succulento matrimonio di gusti che, ancora oggi, fanno leccare i baffi a tutti coloro che vogliono immergersi in questo piatto della tradizione regionale, mettendo d’accordo grandi e piccini.

Vuoi avere maggiori informazioni sui nostri master e corsi?

it_IT

L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

💬 Serve aiuto?