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Eataly World presenta FICO. Il parco food apre a Bologna

10 Novembre 2017
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Contenuti

Tutto pronto per l’inaugurazione di FICO, il parco food dedicato all’eccellenza dell’enogastronomia italiana.
Aprirà le porte il prossimo 15 novembre a Bologna, in ritardo di 40 giorni rispetto alla precedente tabella di marcia. 
Grande attesa per l’avvio di questo progetto fortemente voluto dal team di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly. Fico, che sta per Fabbrica Italiana Contadina sorge su un’area espositiva di 10 ettari, di cui 2 scoperti, tra campi e stalle, con più di 200 animali e 2000 cultivar.
Sarà un importante contenitore delle specialità italiane, in grado di attrarre milioni di visitatori, buyer e stakeholder provenienti da tutto il mondo.
Fico sarà anche l’occasione per mostrare la spettacolarizzazione del cibo: un grande progetto che sorge proprio in una regione che rappresenta da sempre nel mondo la cucina italiana.
In questo enorme parco dedicato al food, si potrà toccare con mano, osservare e ammirare la produzione degli alimenti italiani.

parco food fico eataly ifa

Fico Eataly World, la fabbrica della biodiversità italiana

Il parco sarà anche la fabbrica della biodiversità, dove sarà possibile apprezzare l’enorme ricchezza di prodotti da nord a sud del Paese.
Fico, nei suoi 8 ettari coperti, prevede un percorso interno di 100 mila metri quadrati, articolato in:

  • 40 fabbriche
  • Più di 40 luoghi ristoro
  • Botteghe e mercato
  • Aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi
  • 6 aule didattiche, 6 grandi “giostre” educative, teatro e cinema
  • Un centro congressi modulabile da 50 a 1000 persone
  • Una Fondazione con 3 università

Uno spazio per educare

Fico non sarà solo uno spazio espositivo, una vetrina dell’eccellenza enogastronomica: sarà anche lo spazio in cui si potrà imparare.
Si apprenderà l’agricoltura italiana, la coltivazione e la trasformazione dei prodotti, delle specialità regionali.
Ampio spazio alle degustazioni, la ristorazione, gli eventi e la formazione, con 50 corsi al giorno nelle aule, teatro e spazi didattici. Ci sarà anche il museo della civiltà contadina, workshop ed esperienze sensoriali.
Per i più piccoli, anche spazi ludici, con giostre educative dedicate al fuoco, alla terra, al mare, al vino e agli animali. E ancora meeting, congressi e conferenze sulle novità, le tendenze e gli argomenti più attuali legati al food.
Sei esperienze multimediali, 100 mila metri quadrati da esplorare, più di 40 luoghi per assaggiare e più di 100 botteghe distribuite su un’area dove degustare i prodotti realizzati in laboratorio, acquistarli e partecipare al racconto del produttore.

Per saperne di più, visita il sito eatalyworld.it.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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