DAL NOSTRO
FOODBLOG

Cucina giapponese: Wagyū, il manzo.

22 Ottobre 2018
mazo giapponese italian food academy 1
Contenuti
Se sei un appassionato di questo settore e desideri trasformare la tua passione in lavoro, scopri i nostri Master e Corsi di formazione: Clicca qui.

A differenza di quello che solitamente si pensa della cucina giapponese, e cioè che questa sia costituita solo da sushi e piatti a base di pesce, è bene ribadire l’importanza del Wagyū ovvero del manzo.
Quello giapponese è di qualità superiore, un taglio pregiato di carne caratterizzato dalla densità del grasso intramuscolare, visibile nella sezione della carne.
Il manzo giapponese è spesso protagonista delle ricette tradizionali, come lo Shabu shabu e il sukiyaki, che sono i piatti a base di carne più rappresentativi della cucina giapponese tradizionale (washoku).

wagu manzo giapponese italian food academy

 

Lo shabu shabu.

Lo shabu shabu consiste in fettine molto sottili di carne cruda di manzo o maiale, leggermente scottate in una pentola di brodo bollente, dove sono contenute anche verdure, tōfu, shirataki (una sorta di fettuccine), e altri ingredienti.
Le fettine, poi, sono gustate con un intingolo acidulo o una salsa a base di sesamo.

Il sukiyaki.

Considerato un piatto pregiato, il Sukiyaki ha origini antiche. Risale addirittura all’epoca Meiji (1868-1912) e consiste in carne grigliata e poi bollita in un brodo a base di mirin e salsa di soia oppure, come accade in alcuni ristoranti di Tokyo, in una ciotola con all’interno un uovo fresco sbattuto.
Di questa ricetta esistono diverse versioni e scuole di preparazione. Se alcuni, infatti, grigliano la carne prima di bollirla nel brodo (kansai), per altri accade esattamente il contrario (Kantō).

Il manzo giapponese: bontà riconosciuta in tutto il mondo.

Il Wagyū o manzo giapponese è così pregiato e famoso in tutto il mondo, perchè la carne viene allevata per 24 o 30 mesi e trattata con grandissima cura, tanto da risultare tenerissima e davvero gustosa, soprattutto quando viene grigliata. I capi di bestiame vengono nutriti con acqua e mangimi di ottima qualità e la carne viene conservata sottovuoto.
Il suo sapore è dato dall’equilibrio tra gli strati di grasso intramuscolare (sashi) e il muscolo e, accompagnata con la salsa di soia e wasabi, risulta essere una vera e propria delizia per il palato.

Vuoi avere maggiori informazioni sui nostri master e corsi?

it_IT

L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

💬 Serve aiuto?